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Nasce un bimbo all’ex Beretta: “Per lui niente luce, né gas”

Un “nuovo occupante” per il Centro di Accoglienza Autogestito Lampedusa. Asia: “Visto che il Piano casa del Governo impedisce a chi occupa di allacciare le utenze, dovrà accontentarsi delle candele”.

15 Luglio 2014 - 11:17

E’ nato un nuovo occupante: una gioia e uno spunto per riflettere

“E’ arrivato ieri (due giorni fa, ndr) alle 10 e 30 ed è stato un urlo di vita alla conclusione di un evento che parlava di rabbia e disperazione. Si stava concludendo, al Centro di Accoglienza Autogestito “Lampedusa” (ex clinica Beretta) la mostra che esibiva gli oggetti ritrovati nell’isola che ci ha prestato il nome. Oggetti un tempo appartenuti alle vittime e ai sopravvissuti delle tante, troppe traversate della disperazione. Poi, all’improvviso le doglie, lo spavento, la corsa in ambulanza. Ed è saltato fuori lui, bellissimo: un maschio di quasi quattro chili.

Ci gratifica e ci commuove che il nuovo papà, prima di dargli il nome, voglia chiedere il parere dell’assemblea degli occupanti. Un gesto semplice, antico, come si usava nelle famiglie di una volta, che però testimonia l’alto livello di relazioni, prima di tutto umane, che si stabiliscono all’interno dei luoghi occupati.

Ci gratifica anche il fatto che, prima di “prender casa” al Beretta, questa famiglia abitasse in uno dei tanti accampamenti nascosti tra i cespugli che costellano la periferia di Bologna e che il Comune fa finta di non vedere. Lì, probabilmente, il piccolo occupante sarebbe dovuto tornare.

Ora, invece, tornerà in una casa coi muri, le porte, le finestre. Una casa rimasta vuota e abbandonata per anni perché, per rispondere ad un qualche piano aziendale, è stata messa in vendita e, nel frattempo, meglio tenerla chiusa piuttosto che metterla a disposizione delle migliaia di famiglie che, nella civilissima Bologna, vivono in una condizione di estremo disagio abitativo.

Non avrà la luce a disposizione però il piccolo occupante. E neppure il gas.

Il piano casa del Governo Renzi dice che chi occupa abusivamente un edificio non può allacciare le utenze e quindi anche tu, piccolo occupante, la sera dovrai accontentarti della luce di una torcia o di una candela. E così dovrà fare la tua mamma, quando dovrà lavarti, cambiarti, nutrirti.

Sai perché? Tu hai una colpa, e noi non stiamo parlando del peccato orginale da lavar via con un battesimo… la tua colpa è che sei nato povero e, quindi, oggi in Italia non hai diritti.

Se non puoi pagare un affitto, devi dormire per strada; lo dice il signor Matteo Renzi!

Ma noi, come i tuoi genitori, non siamo d’accordo ed è per questo che ti accogliamo con un benvenuto pieno d’amore. E ti ringraziamo anche… il tuo arrivo riempie di senso le faticose lotte che conduciamo ogni giorno e ci dà una grandissima forza, confermandoci di essere dalla parte giusta. Il tuo arrivo ci consente anche di cogliere appieno il senso più profondo della parola “dignità”.

Perché dignità significa battersi per un futuro sereno per tutti e, soprattutto, per quelli come te: gli ultimi arrivati! 

Benvenuto, piccolo occupante!

Asia-Usb