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Mujeres Libres e Favolose manifestano contro il Fertility day [audio+foto]

Il collettivo femminista: “Piano fertilità oltraggia, lede e impedisce la libertà di essere e autodeterminarsi delle donne”. Le coalizione lgbtq: “Vogliono far passare per una questione scientifica neutra” un’operazione con “scopi chiaramente politici”.

22 Settembre 2016 - 21:30

photo_2016-09-22_19-52-48Due iniziative nel pomeriggio di oggi per manifestare contro il Fertility day, giornata celebrativa del Piano nazionale per la fertilità, il documento elaborato dal governo Renzi e dal Ministero della salute, con l’intento dichiarato di tutelare e incentivare la fertilità dei cittadini italiani.

In via Indipendenza il collettivo Mujeres Libres ha allestito un banchetto controinformativo per spiegare le ragioni per cui il Piano risulta inaccettabile per una politica che voglia davvero tutelare le donne nelle loro scelte sui temi di sessualità, autodeterminazione e maternità. Nel volantino diffuso dalle attiviste del collettivo si legge: “Mentre il governo oscura il sito della campagna sul Fertility day per le troppe critiche, il Piano Nazionale per la Fertilità (Pnf, come quello del Ventennio), che spiega da cosa nasca e cosa sia la campagna, resta vivo e vegeto. Leggendo le 137 pagine del documento sembra di scoperchiare il vaso di Pandora, quello che nella mitologia contiene tutti i mali, dello stato italiano: visioni ispirate al ventennio fascista sui ruoli di genere, determinismo biologico, suggestioni razziste. Fare figli (per la patria invasa dai migranti?) è affare nostro perché siamo nate donne, è la nostra vocazione naturale e se non la mettiamo in pratica non ci sentiremo mai complete. Quelle 137 pagine sono le parole di uno stato che vuole controllare ogni aspetto della nostra vita e che ci considera solamente un numero che produce profitto. Il Pnf oltraggia, lede e impedisce la libertà di essere e autodeterminarsi delle donne. La consapevolezza è un’arma.”

Al volantinaggio sono state accompagnate delle “interviste” umoristiche ai passanti, ai quali è stata richiesta la disponibilità a fecondare le attiviste presenti al banchetto.

Fertility Why - © Michele LapiniLa Favolosa Coalizione ha dato appuntamento sotto le Due Torri, dove è stato disegnato in terra un percorso a cui è stato dato il nome “gioco della s/fertilità “, una sorta di gioco dell’oca nel quale ad ogni casella corrispondeva un messaggio ironico sulle direttive del Pnf, fra i quali per esempio: “Brava! Hai fatto due figli ma non hai saputo conservare la tua carriera, torna indietro di 1”, e “hai bevuto troppo annientando i tuoi gameti, vai in prigione per un giro.”

Al megafono sono stati quindi letti alcuni stralci del comunicato di convocazione della mobilitazione: “Il Fertility day veicola il messaggio che fare figli sia una sorta di dovere verso lo stato e la società, una necessità per tenere in piedi il sistema di welfare, e cerca di farci credere che se il welfare cade a pezzi la colpa è nostra e non delle politiche di austerity e del capitalismo. Il Fertility day drammatizza la preoccupazione medica per i problemi di fertilità, cercando di farla passare per una questione scientifica neutra quando in realtà ha scopi chiaramente politici. In un paese in cui più del 70% del personale medico si rifiuta di praticare interruzioni volontarie di gravidanza con la scusa dell’obiezione di coscienza, in cui si multano fino a 10 mila euro le donne che abortiscono fuori da un ospedale pubblico, in cui la legge esclude i/le single e le persone omosessuali dall’adozione e dalla fecondazione assistita, continuiamo a lottare per l’autodeterminazione delle scelte riproduttive e affettive, continuiamo a costruire relazioni di affetto, intimità e supporto oltre la famiglia nucleare e a godere di tutti piaceri di cui i nostri corpi sono capaci”.  Presente in piazza con la Favolosa Coalizione anche la rete degli studenti Link, i cui attivisti reggevano uno striscione che ironizzava sulla giornata di oggi, ribattezzata “Fertility fake”.

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