Attualità

Milano / “Sbatti il mostro in prima pagina”

Pubblichiamo i comunicati di Assemblea Scienze Politiche e Ex Cuem Autogestita sui due studenti arrestati ieri mattina con l’accusa di avere partecipato a una rissa.

05 Settembre 2013 - 15:33

Il 4 settembre nelle prime ore del mattino uno studente e un ex studente di Scienze Politiche, appartenenti all’Assemblea di Scienze Politiche, sono stati perquisiti e arrestati con l’accusa di aver preso parte ad una rissa avvenuta a febbraio durante una festa in Statale. Ancora una volta si è scatenata la gara dello “sbatti il mostro in prima pagina”.

Non è un caso infatti, che questo episodio, successo più di sei mesi fa, sia emerso all’inizio del nuovo anno accademico e che tutte le testate giornalistiche si siano prodigate nel sottolineare l’attivismo politico dei due arrestati come aggravante.

In questi ultimi anni le hanno provate tutte per isolare chi lotta: dalla raccolta firme contro le occupazioni studentesche in atto, alle cariche della Celere dentro la nostra Università, fino agli arresti relativi a queste ultime, che vedono ancora oggi studenti e solidali ai domiciliari.

Viviamo in un clima di tensione dove i media, come sempre a servizio della classe dominante, tentano continuamente di delegittimare il lavoro politico di chi si oppone a questo stato di cose (che all’interno dell’università significa aziendalizzazione e sempre maggiori difficoltà per gli studenti meno abbienti) e strizzano l’occhio alle questure che provvedono a distruggere materialmente i tentativi di opposizione con sgomberi, cariche e arresti.

Nonostante questo, l’anno passato ha visto il movimento studentesco attivo e unito contro queste strategie e le azioni di solidarietà sono state molteplici in tutto il Paese.

Questo ennesimo tentativo di creare divisioni fra studenti buoni e cattivi non ci fermerà nemmeno questa volta: continueremo come sempre a portare avanti il nostro lavoro politico all’interno dell’università.

Per chi volesse esprimere solidarietà:

Minani Lorenzo Kalisa e Di Renzo Simone
Casa Circondariale di Milano San Vittore
Piazza Filangeri 2, 20123 – Milano

Assemblea Scienze Politiche (Milano)

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MIRANO ALLE NOSTRE GAMBE, MENTRE NOI ABBIAMO GIA’ IMPARATO A VOLARE. Scatta la trappola mediatica e la montatura giudiziaria.

Sono stati arrestati 2 studenti dell’Assemblea di Scienze Politiche, con l’accusa di una rissa per ragioni politiche fuori dalla Statale.

Tanto per cominciare, i toni e le accuse ci sembrano folli. Tutti i giorni, infatti, chi costruisce percorsi politici, rivendica un’università diversa, accessibilità allo studio per chi non se lo può permettere, dignità per i lavoratori dell’università con cui ci si è trovati al fianco in diverse occasioni, spazio di vita e socialità nelle sedi di ateneo “mordi e fuggi”, organizzate perchè l’università azienda e diplomificio funzioni al meglio.

Mistificare tutto questo e tentare di far passare chi fa attivismo per un balordo picchiatore è cosa tristemente nota a Milano. La mente torna a episodi dove addirittura chi doveva essere un balordo ci ha lasciato la vita e nemmeno di fronte a questo i giornali ebbero la decenza di tacere, piuttosto che pontificare e costruire teoremi ridicoli e infamanti.

E’ impressionante come questi 2 arresti, legati a presunti episodi che sarebbero avvenuti nello scorso febbraio, piovano proprio ora, al 4 di settembre, all’inizio di un nuovo anno accademico, proprio il giorno dopo una prima assemblea della libreria ex cuem autogestita partecipatissima, dove in un centinaio di studentesse e studenti abbiamo discusso di come la gestione del dissenso in università sia improntata al tentativo di criminalizzare e cancellare con un colpo di spugna tutto ciò che critica e propone un altro modello rispetto a quello del cda composto da baroni e banchieri. Se ancora l’ingresso della polizia in università in tenuta antisommossa e manganelli spiegati, se ancora 7 arresti domiciliari per il reato di resistenza a quegli stessi manganelli, se ancora accuse di qualsiasi tipo e degne dei migliori sforzi di fantasia non fossero stati chiari, adesso ci rendiamo conto che poteri universitari e polizieschi sono disposti a tutto per prevenire, delegittimare e sedare in partenza ogni forma di dissenso,perfino alla menzogna e alle accuse infamanti: “crea il mostro e sbattilo in prima pagina”. Hanno tutto l’interesse a sollevare ad arte polveroni e ricoprire di fango chi denuncia i 500 milioni che il ministero dell’istruzione ha spostato dalla ricerca all’acquisto di caccia bombardieri, piuttosto che la mancanza totale di borse di studio, librerie a prezzi accessibili, posti negli studentati, o ancora chi parla della totale mancanza di prospettive per una intera generazione causata dal loro modello di sviluppo.

Dalla libreria ex cuem autogestita esprimiamo massima solidarietà ai ragazzi arrestati e ai loro compagni dello spazio occupato di scienze politiche.

MIRANO ALLE NOSTRE GAMBE, MENTRE NOI ABBIAMO GIA’ IMPARATO A VOLARE, SIMONE E LOLLO LIBERI!

Ex Cuem