Attualità

Milano / Cariche al picchetto degli operai della catena Il Gigante

I lavoratori, in gran parte migranti, cercavano di impedire l’ingresso dei “crumiri” chiamati a sostituirli. Decine i feriti, anche gravi. Nel pomeriggio retate negli ospedali: 16 fermati.

11 Giugno 2012 - 15:53

Ripubblichiamo la cronaca di MilanoInMovimento

Cariche e lacrimogeni sui lavoratori in sciopero. Bilancio: 5 operai in ospedale. E’ successo oggi a Basiano, dove da settimane è in corso una protesta degli operai di Gartico, la società che gestisce il comparto logistico per conto della catena di supermercati Il Gigante.

La mobilitazione, nata settimane fa sull’onda della protesta dell’Esselunga di Pioltello, era sfociata nell’occupazione del capannone, sgomberato venerdì sera con violenti scontri dalle forze dell’ordine. Le rivendicazioni alla base dello sciopero sono la fine del caporalato, il rispetto del contratto collettivo nazionale del lavoro, una corretta retribuzione rispetto alle ore effettivamente lavorate e il riconoscimento della propria rappresentanza sindacale

Ieri sera, il presidio permanente nato in seguito allo sgombero, aveva deciso di portare avanti la protesta con il picchetto della fabbrica, dove era atteso per la notte un pullman di lavoratori di altre cooperative destinati a sostituire quelli in sciopero.

Alle 6.30 di questa mattina, davanti al capannone della Gartico sono arrivati un pullman carico di operai, due blindati delle forze dell’ordine e la Digos. Gli scontri non si sono fatte attendere: alle 7.45 partivano le prime cariche che hanno schiacciato i lavoratori contro i cancelli del magazzino. Cinque gli operai feriti, trasportati in ambulanza e in elicottero.

Secondo alcuni testimoni, presenti al momento degli scontri, il grande numero di lavoratori che stavano picchettando ha costretto le forze dell’ordine ad arretrare e a quel punto dai tetti dei tre blindati sono stati lanciati lacrimogeni sugli operai.

Si tratta dell’ennesimo tentativo di repressione di ogni forma di protesta che miri a scardinare un sistema di gestione del lavoro all’interno della grande distribuzione basato su appalti a scatole cinesi e sfruttamento dei lavoratori.

Aggiornamenti:

Ore 12,00

Si aggrava il bilancio degli scontri di stamattina: un arresto per resistenza a pubblico ufficiale tra i lavoratori, due lavoratori con le gambe spezzate e uno ferito all’addome, soccorso in elicottero.

Ore 15.00

Le forze dell’ordine stanno facendo delle rappresaglie negli ospedali dove sono ricoverati i lavoratori feriti per trarli in stato di fermo. Si parla di 16 fermi.