Storia e memoria

Messico / “Ayotzinapa un punto di non ritorno” [video+audio]

Riceviamo e pubblichiamo videointervista e registrazioni audio dell’incontro dello scorso 13 dicembre a Vag61 con Omar Garcia, sopravvissuto ai fatti del settembre 2014.

31 Dicembre 2015 - 11:51

Manifestazione a Città del Messico per i desaparecidos di Ayotzinapa, settembre 2014 - © Giulia IacoluttiDomenica 13 dicembre abbiamo avuto il piacere di ospitare al centro sociale Vag61 di Bologna Omar Garcia, uno degli studenti della Scuola Normal Rural Isidro Burgos di Ayotzinapa, una frazione di Tixtla nello Stato di Guerrero, nel sud-est del Messico.

Omar é sopravvissuto alla tristemente famosa notte di Iguala dello scorso 26 settembre 2014: quella notte un autobus di studenti fu attaccato dalla polizia municipale, con la beneplacita complicità della polizia statale, federale e dell’esercito messicano. Il saldo dell’assalto poliziesco é stato di tre ragazzi morti ammazzati e altri 43 tuttora scomparsi (N.D. poco prima la polizia aveva intercettato un altro autobus e pensando che fossero gli studenti sparo’ ammazzando altre tre persone).

In seguito all’accaduto, in Messico si é sviluppato un movimento di protesta ampio ed eterogeneo che partendo dal Guerrero ha investito tutti gli stati della Repubblica in maniera travolgente e inaspettata. Le azioni, i presidi e le manifestazione più svariate di protesta hanno avuto un impatto incredibile che non si viveva da diversi decenni in quelle regioni. Solo per rendere l’idea il 26 settembre 2015, a un anno dalla scomparsa dei 43, oltre 100.000 persone hanno manifestato a Città del Messico e non solo, ma anche in tutte le maggiori città della Repubblica e in numerosi altri Paesi del mondo.

Il caso di Ayotzinapa é eclatante nella sua specificità e terribile se si pensa che l’attacco é stato premeditato da parte delle autorità e volutamente diretto contro dei compagni organizzati. I fatti di Ayotzinapa rappresentano un avvenimento che ha segnato un punto di non ritorno nella sfiducia della popolazione verso le istituzioni; inoltre é stata la goccia che ha fatto trabboccare il vaso rispetto alla violenza che si vive in Messico: Ayotzinapa é stato un terremoto che ha scosso il Paese portando a galla la realtà oscurata dalle cronache internazionali di 30.000 desaparecidos e 152.000 assassinii registrati da 10 anni a questa parte.

Bologna per Ayotzinapa

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> La video-intervista:

 

> Gli audio della serata:

 

Chiacchierata con Omar

 

Giro di domande