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Merola gioca in Difesa, l’ex Sani va all’attacco

All’indomani dello sgombero, gli occupanti danno appuntamento in piazza Maggiore alle 17, mentre sindaco e ministro si incontreranno per discutere delle aree militari dismesse. “Controprogettazione dal basso”, al via i tavoli tematici. Nuove foto della giornata di ieri.

17 Gennaio 2020 - 11:16

Sgombero ex Caserma Sani (foto di Davide Blotta)“A sole poche ore dallo sgombero dell’ex Caserma Sani il sindaco Merola si siederà al tavolo con il ministro della difesa, per la firma di un accordo ‘volto a favorire attività di riqualificazione’ e ‘valorizzazione’ delle aree militari in città. Grandi investimenti spacciati per ‘riqualificazione’, talmente ‘al passo coi tempi’ dall’essere perfettamente in linea con destre e neoliberismo. Venerdì (oggi) saremo in piazza Maggiore dalle 17 portate la vostra rabbia, il vostro colore, tante pentole e rumore! Sotto attacco è la storia di un’Altra Città!” . È l’appello pubblicato in serata sul sito di Xm24.

“Era uno sgombero che ci aspettavamo”, avevano detto gli occupanti nel corso del “aggiornamento pubblico” durante il mercato di Campi Aperti in via Gobetti, “era volontà di Cassa depositi e prestiti e Comune, ma non ci aspettavamo che arrivasse proprio il giorno prima dell’incontro tra amministrazione e ministero della Difesa. C’è una precisa e determinata volontà politica, il Pd conferma di avere la stessa visione della Lega”.

“Siamo consapevoli che nella Sani torneremo, non è finito nulla oggi”, hanno aggiunto le e gli Andrea tra gli applausi, “dobbiamo tirar fuori la degna e giusta rabbia che oggi si è generata, e deve trovare un’espressione in strada nei prossimi giorni”.

Questo sabato dalle 15, al circolo Guernelli di via Gandusio, sono confermati i tavoli tematici decisi all’assemblea di venerdì scorso, da cui ha preso le mosse “un progetto dal basso di controprogettazione” della Sani, “aperto a realtà, collettivi, singoli che hanno voglia di spendersi con noi”. Questi i tavoli individuati: ecologia politica,  città, costruzione sociale del genere/città degenere/corpi fuori controllo,  repressione,  educazione e scuola,  comunicazione e contro-informazione.

“Vogliamo metterci in gioco – si legge su un nuovo post sul sito – e iniziare ad interrogarci insieme su come rispondere ai bisogni e ai desideri di una comunità in divenire che negli spazi dell’ex Caserma Sani potrebbe trovare casa ma sopratutto il luogo e le persone con cui immaginare e realizzare ‘l’impossibile’.  La battaglia sull’ ex-Caserma Sani non è solo la nostra battaglia per lo spazio, ma è una battaglia collettiva e cittadina contro la cementificazione e la speculazione in città, contro le logiche di competizione che ci vorrebbe divis* e contro le logiche di profitto che piegano ogni ambito delle nostre vite. È una battaglia per la solidarietà, per i diritti, per la liberazione personale e collettiva e per l’autogestione”.

> Nuove foto dello sgombero di ieri mattina, inviate a Zic da Davide Blotta (gallery) e Max Cavallari (successive):

Sgombero ex caserma Sani

 


sada