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Mattinata di picchetti: rinviati tre sfratti

In via Gandusio intervengono Comitato inquilini e associazione Pugno chiuso. In San Donato si muove Social Log; dopo l’occupazione in via Corticella la proprietà ha fatto denuncia e la Questura potrebbe anche intervenire d’ufficio.

21 Marzo 2016 - 12:47

ganAltri tre sfratti rinviati, stamattina, grazie ai picchetti organizzati dai collettivi che si battono per il diritto all’abitare. In due casi sono intervenuti il Comitato inquilini di via Gandusio e l’associazione Pugno chiuso, che fanno sapere: “Rinviati al 14 giugno gli sfratti che erano in programma quest’oggi in via Gandusio. Ringraziamo tutti coloro che hanno presenziato al picchetto. Ribadiamo i nostri concetti: basta contratti provvisori, assegnazione definitiva dello sfitto, stabilizzazione di tutte quelle famiglie o singoli su cui grava il contratto provvisorio”.

Un altro sfratto è stato sventato dal Comitato inquilini resistenti con Social Log: “Questa mattina ci siamo mossi dal nuovo Social Log occupato in via Corticella 56 e abbiamo raggiunto la casa di Liam, disoccupata, e che vive da sola con il figlio piccolo nel quartiere San Donato. Grazie al picchetto resistente siamo riusciti ad ottenere il rinvio dello sfratto e così Liam insieme al figlio potrà continuare a vivere dignitosamente sotto un tetto. Anche lei come tanti altri nuclei famigliari aspettano di conoscere la risposta alla domanda di casa popolare fatta tempo fa, ma anche ancora, a differenza di quanto dichiarato, l’Acer non ha reso noto. La scadenza era il 15 marzo e gli inquilini sotto sfratto di Bologna non sanno ancora se potranno accedere o meno alla casa popolare. Cosa ne sarebbe stato di Liam e suo figlio senza Social Log e la lotta per la casa? E’ una domanda a cui le autorità che già promettono lo sgombero della nuova occupazione di sabato scorso dovrebbero rispondere. Lo facciamo noi per loro: Liam e suo figlio sarebbero stati sbattuti in strada visto che i servizi sociali non hanno proposto nessuna soluzione alternativa. La stessa identica situazione riguarda centinaia di famiglie di Bologna. Per questa ragione noi madri, padri, pensionati e pensionate, precari e precarie, operai e operaie e solidali che lottano nel Comitato Inquilini Resistenti sappiamo che non possiamo permetterci di lasciare Social Log senza una casa, e dopo la nuova occupazione di sabato scorso realizzata da un bellissimo corteo siamo determinati e convinti della necessità di difendere uno strumento a servizio di quanti vivono l’emergenza abitativa e che abbandonati dalle istituzioni non ricevono altro che sgomberi, manganellate o indifferenza e abbandono. Questa sera dalle 18h ci sarà l’assemblea del nostro comitato e lo sportello di lotta e autorganizzazione sarà attivo come sempre nel nuovo spazio di via Corticella 56, e insieme continueremo a lottare sulla strada per il diritto all’abitare in vista anche dei numerosi sfratti che affronteremo nei prossimi giorni e settimane. Invitiamo tutti e tutte alla solidarietà e a partecipare alle prossime iniziative di lotta e resistenza popolare contro sgomberi di occupazioni abitative e sfratti”.

Intanto la proprietà dell’immobile occupato sabato da Social Log ha già fatto denuncia e, stando a quanto riferiscono fonti di stampa, la Questura potrebbe anche procedere d’ufficio per sgomberare l’edificio, senza aspettare il decreto di sequestro della Procura (che ha comunque ricevuto la segnalazione della denuncia).