Acabnews Bologna

Manifestazione in Galleria Cavour, tre denunciati

Fra i reati contestati “istigazione a disobbidienza alle leggi, lancio pericoloso di cose, imbrattamento”. Làbas e Tpo: non casuale che avvisi arrivino “a ridosso della manifestazione cittadina di domani” che “reputiamo ancora più essenziale”, mentre con le ordinanze volute da Merola “si può andare in strada a lavorare, ma a rivendicare i propri diritti no”.

13 Novembre 2020 - 17:41

“Questa mattina la Digos di Bologna ha notificato ad uno dei nostri attivisti, impegnato da anni nelle lotte sindacali per i diritti dei riders un avviso di inizio indagini per la manifestazione di sabato scorso”. E’ quanto riportano Làbas e Tpo sui social network, specificando che l’attivista è stato anche multato “per presunta violazione delle normative anti Covid”, mentre “sappiamo anche che almeno un’altro avviso di notifica è in corso”. Tre attualmente, stando a quanto comunica la Questura, sarebbero le persone raggiunte dalle denunce per la manifestazione su “reddito, salute, welfare e diritti” di sabato 7. I reati contestati sono istigazione a disobbidienza alle leggi, lancio pericoloso di cose pluriaggravato, deturpamento e imbrattamento, mentre l’individuazione dei manifestanti sarebbe avvenuta a seguito della visione delle immagini di videosorveglianza presenti nella Galleria Cavour.

Per Làbas e Tpo “questo atto non è affatto casuale ma giunge proprio a ridosso della manifestazione convocata da molte realtà cittadine per domani alle ore 16. In un momento come questo in cui la pandemia globale acuisce le differenze sociali tra ricchi e poveri e in cui c’è un urgente bisogno di operare certe politiche radicali in favore delle fasce più deboli, vediamo ancora una volta come il potere difenda i più ricchi e colpisca chi lotta con generosità per una vita più degna per tutt*. Mentre i riders del food-delivery vengono chiamati a svolgere sempre di più un servizio essenziale per tutte e tutti senza che per questo siano predisposti ammortizzatori sociali e contratti adeguati, il Sindaco di Bologna Virginio Merola impedisce a loro come a tanti altri di poter manifestare: andare in strada a lavorare si, andare in strada per rivendicare i propri diritti no”, spiegano le due sigle riferendosi alla nuova ordinanza adottata ieri dal Comune che vieta lo svolgimento di manifestazioni pubbliche nel centro storico.

I due centri sociali spiegano come gli avvisi notificati agli attivisti siano “probabilmente anche finalizzati ad inibire lo svolgimento della manifestazione di domani, cosa che invece reputiamo ancora più essenziale. In una fase come questa è necessario battersi per uscire fuori da una logica di ricatto che vede contrapporre diritto alla salute alla sopravvivenza economica. Lo ribadiamo a gran voce, proprio mentre le strutture sanitarie nazionali sono prossime al collasso e sempre più persone si trovano in difficoltà economica: salute, denaro, welfare per tutt* e a pagare siano i ricchi. Esprimendo solidarietà a Tommaso e alla lotta dei riders, rilanciamo l’appuntamento di domani, ore 16 piazza del Nettuno, per non rinunciare ad un diritto fondamentale come quello di manifestare, pur nel rispetto della cura reciproca. Non un passo indietro!”.