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Manganellate e fermi alla Granarolo, il picchetto resiste [video]

Continuano in serata gli attacchi ai manifestanti che bloccano gli accessi dei magazzini. Facchini e attivisti si costituiscono in presidio permanente.

20 Gennaio 2014 - 23:18

Dopo un primo tentativo andato a vuoto, nel pomeriggio la polizia è tornata a intervenire contro il presidio permanente ai magazzini Granarolo. “Trascinando a terra, strattonando, prendendo a calci e poi a scudate solo dopo una trentina di minuti sono riusciti a sgomberare la strada”, si legge sul portale Infoaut, che riferisce anche di una ragazza “trascinata a terra”, presa “a strattoni” e poi “caricata sulla camionetta” e trasportata in ospedale su un’ambulanza “per una grave crisi asmatica”.

I dimostranti, tuttavia, “non appena riunite le forze” hanno “sorpreso la celere, tornando a bloccare i camion”. La polizia, riferisce ancora il sito, ha reagito tornando a manganellare e fermando due manifestanti: “Ben 10 camionette di celere e carabinieri sono stata impiegati nell’operazione contro il picchetto ma alla fine non sono bastati per intimidire l’iniziativa”. Si è infine tenuta un’assemblea che ha proclamato il “presidio permanente contro Granarolo”.

“Un presidio permanente a sostegno delle lotte dei lavoratori licenziati dalle cooperative che lavorano in subappalto per Granarolo”, scrive il collettivo Hobo su facebook. “Una vertenza aperta da ormai 8 mesi. Blocchi, scioperi e persino una trattativa tra le parti in prefettura non è riuscita a sbloccare la situazione. Insieme ai lavoratori licenziati resteremo lì. Fino alla vittoria!”

> Il video diffuso in serata da Hobo