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L’udienza di Zaky rinviata un’altra volta, al 21 aprile

Campagna Patrick libero: “E’ la quinta volta”. Intanto sono sessantasette i giorni di detenzione, ventuno “privi di qualsiasi base giuridica”, mentre “se il continuo rinvio è dovuto a misure precauzionali sanitarie, allora il suo rilascio è una misura più pratica per proteggere la sua salute” dato che è asmatico e più esposto all’infezione da Covid-19.

13 Aprile 2020 - 19:56

“Per la quinta volta l’udienza di Patrick è stata rinviata al 21 aprile. L’udienza per il rinnovo della detenzione di Patrick avrebbe dovuto essere tenuta oggi, ma è stata, ancora una volta, rinviata a martedì 21 aprile; poiché Patrick non è stato trasferito dal carcere di Tora alla Procura della Suprema Sicurezza di Stato a causa delle misure precauzionali adottate per combattere la diffusione di Covid-19“. E’ Il messaggio diffuso poco fa in rete dalla pagina Facebook Patrick libero, la campagna di amici e solidali impegnati per la liberazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato lo scorso 8 febbraio per reati d’opinione. “È importante -spiegano ancora da Patrick libero- sottolineare che oggi è il 67° giorno da quando Patrick è stato arrestato sulla base di accuse infondate e di un rapporto di arresto falsificato. 21 di questi giorni di detenzione sono stati privi di qualsiasi base giuridica, poiché le sue udienze sono state continuamente rinviate, dal 16 marzo al 23, al 30, al 30, al 6 aprile, al 13 aprile, e ora al 21 aprile, senza la sua comparsa di fronte all’accusa e senza un ordine del pubblico ministero di rinnovare la detenzione preventiva né il rilascio. Rinnoviamo la nostra richiesta per l’immediato rilascio di Patrick, anche in attesa delle indagini, in quanto non c’è motivo di trattenerlo in custodia cautelare, e per proteggere Patrick dalla possibilità di infezione, poiché la sua condizione di asma preesistente lo rende più soggetto alle complicazioni pericolose della Covid-19. E sottolineiamo che se il continuo rinvio è dovuto a misure precauzionali sanitarie, allora il suo rilascio in attesa dell’indagine è una misura più pratica per proteggere la sua salute, invece di passare questo momento delicato in pericolo di infezione in condizioni non salutari”.