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L’Inps al Meeting di Cl, “continua lo spreco di risorse”

Usb sullo stand dell’Istituto alla kermesse riminese: “Incomprensibile, specialmente in un momento in cui si chiudono le agenzie territoriali e, alla richiesta di cancelleria o messa a norma delle sedi, rispondono che non ci sono soldi”.

19 Agosto 2015 - 17:12

Partecipazione Inps al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini: continua lo spreco di risorse

5707834406_bd43997c55_zAnche quest’anno l’Inps partecipa al Meeting di Comunione e Liberazione che si svolgerà dal 20 al 26 agosto presso la Fiera di Rimini. Come Unione Sindacale di Base dell’Inps Emilia Romagna abbiamo espresso sempre molte perplessità in merito e fatichiamo a comprenderne l’utilità per i cittadini. Se è vero che questi ultimi (siano lavoratori, pensionati o consulenti) devono privilegiare le informazioni che si reperiscono on line, comunicare con noi tramite mail o rivolgersi ai patronati, allora perché tenere aperto uno sportello all’interno della Fiera di Cl a Rimini?

I partecipanti a questa “manifestazione” sono nella stragrande maggioranza dei casi: sacerdoti, liberi professionisti, bancari, insegnanti, proprietari di piccole o medie imprese e una folta schiera di giovani volontari, tra cui molti universitari. Riteniamo che per queste categorie di persone, non sia un problema accedere alla rete, stampare un estratto contributivo o avere informazioni generiche su come riscattare la laurea. I pensionati anziani e gli stranieri che non conoscono bene la nostra lingua, avrebbero di certo più bisogno di essere assistiti dai nostri sportelli, per meglio comprendere le norme che regolano i servizi di cui hanno bisogno.

Questa volta però si pone un problema ulteriore: grazie al calo vertiginoso di risorse umane della sede Inps di Rimini per pensionamenti e il calo dei volontari, si arriva a chiedere ulteriori disponibilità anche alle altre sedi della regione per poter coprire un orario giornaliero va dalle 10 alle 24 di ogni giornata, senza alcuna indennità, dimenticando che l’orario di lavoro (e di servizio) imposto dai vertici dell’Inps, termina inderogabilmente alle 17.30 per tutti gli altri cittadini italiani. Non comprendiamo questo spreco di risorse specialmente in un momento in cui si chiudono le Agenzie territoriali Inps e, alla richiesta di cancelleria o di qualunque intervento relativo alla messa a norma delle sedi, si risponde che non ci sono soldi e si temporeggia per risparmiare.

Noi crediamo invece alla Costituzione Italiana che all’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Coordinamento regionale Usb/Pi Inps Emilia-Romagna