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L’inchiesta sull’Expo 2015 tocca anche Bologna

Perquisizioni e sequestri nella sede di Zola Predosa della Manutencoop e in quella della Cefla di Imola.

08 Maggio 2014 - 18:49

L’inchiesta di Milano sull’Expo 2015 tocca anche Bologna. Stamattina, infatti, insieme all’arresto di sette persone con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione, la Guardia di finanza ha effettuato numerose perquisizioni e sequestri in tutta Italia: anche nella sede di Zola Predosa della Manutencoop (che assicura di essere “del tutto estranea alle ipotesi di reato”) e in quella della Cefla di Imola.

In carcere, tra gli altri, sono finiti Primo Greganti (ex tesoriere del Pci), Angelo Paris (direttore pianificazione acquisti della Expo 2015), Gianstefano Frigerio (ex parlamentare Dc), Luigi Grillo (ex parlamentare Pdl), l’intermediario Sergio Catozzo e l’imprenditore Enrico Maltauro. Ai domiciliari Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde. Oltre ai sette finiti in carcere, risultano indagate a vario titolo 30 persone.