Acabnews Bologna

LiberaMente Libera Spazi, occupazione in via San Petronio Vecchio

Due giorni di occupazione all’angolo tra via San Petronio Vecchio e via dei Bersaglieri. Leggi il comunicato: “Crediamo di essere il tessuto vivo di questa città, reclamiamo i nostri spazi e rivendichiamo la nostra produttività”.

09 Dicembre 2009 - 14:12

Oggi 9 dicembre Bologna libera Bologna.

Abbiamo deciso di riempire uno spazio, altrimenti vuoto, con la nostra produttività. Abbiamo deciso di liberare uno spazio di socialità. Abbiamo deciso di aprire un cantiere che riesca a farsi attraversare dalla molteplicità dei soggetti cittadini, capace di non soffrire più crisi, capace di mettere in campo un’alternativa a questo modello di società. Abbiamo deciso di liberare un frammento di tempo, di riempirlo e dargli uno spazio.

Crediamo di essere il tessuto vivo di questa città, reclamiamo i nostri spazi e rivendichiamo la nostra produttività. Dalla ricchezza delle relazioni che abbiamo intessuto come parte dell’onda, fuori dal monopolio mediatico e dai processi decisionali di questa città, rivendichiamo un nuovo welfare, un nuovo modello produttivo ed un nuovo modo di gestire gli spazi nella città.

Abbiamo deciso di aprire questo cantiere a pochi giorni dallo sciopero generale dell’11 dicembre. Questo perché crediamo di essere noi l’alternativa, la risposta al fallimento di un’intera classe dirigente. Parliamo di spazi, reddito, saperi, clima: sono queste le parole d’ordine che insegue la nostra progettualità.

Reclamiamo reddito perché ci vogliamo liberare dalla ricattabilità del precariato, perché vogliamo gestire autonomamente i nostri tempi di vita. Reclamiamo reddito perché crediamo che, all’indomani della crisi, sia necessario un cambiamento dello stato sociale, inevitabile per non ricadere nei paradossi e nelle contraddizioni di questo mercato. Reclamiamo reddito perché crediamo ci debba essere restituito il nostro diritto al futuro, perché crediamo che ci debba essere restituita la ricchezza che quotidianamente ci viene rubata.

Inoltre abbiamo deciso di aprire questo cantiere in contemporanea con il vertice di Copenaghen, perché pretendiamo un modello produttivo diverso, perché le soluzioni non sono nel capitalismo verde e perché vogliamo prendere parola in questo.

Crediamo che sia necessario avere un tempo ed uno spazio per metterli in comune. Crediamo, inoltre, che il nostro interlocutore sia anche l’università. Un’università che sta progressivamente dimenticando la sua natura pubblica e inclusiva. E’ paradossale che, mentre in tutto il mondo si stia investendo in ricerca e formazione, oggi noi ci troviamo di fronte a proposte, come il prestito d’onore, che ci scaraventano nel mercato del lavoro oltre che con un sapere dequalificato, anche con debiti da pagare. Leggiamo in questo il progetto di svendere l’università ai privati, senza che loro siano obbligati a metterci un solo euro.

In tutto questo c’è una buona notizia: abbiamo un nuovo budget a disposizione! Sono quei 22 milioni che quest’anno, come ogni anno, l’università preleverà “illegalmente” dalle nostre tasche, sforando quel limite purtroppo teorico del 20% previsto dal rapporto tra FFO e contributi studenteschi.

Su quei soldi vogliamo decidere noi! Vogliamo che vengano trasformati in spazi per gli studenti, che inizino ad essere gestiti da chi l’università l’attraversa, la fa vivere, la costruisce quotidianamente.

La nostra è una direzione “ostinata e contraria”.

La nostra direttrice punta dritta verso il futuro.

Crediamo sia indispensabile investire su ricerca e formazione, crediamo sia necessario far vivere spazi che vadano oltre il semplice luogo di lettura: spazi di socialità e condivisione, perché è collettivamente che il sapere viene prodotto.

Liberiamo mente, liberiamo spazi, liberiamo tempo, ci riprendiamo il nostro futuro!

LiberaMente Libera Spazi

> Programma:

MERCOLEDì 9

alle 18: spazi pubblici in disuso

dalle 20 in poi improvvisazione teatrale, balotta, musica e spettacoli

dalle 23 dj set con la cassadritta

GIOVEDì 10

alle 17.30: verso il COP15

alle 19: reddito o barbarie?

dalle 22.30 lostatosocialelive

A tutte le ore cineforum permanente, giocoleria, proiezioni climatiche e non, foto,  radioemergenza, laboratorio uscita di sicurezza e chi più ne ha più ne metta