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Lettera a tutti i precari della scuola: non collaborare con i “Trepuntifici”

Appello del Coordinamento dei precari della scuola di Bologna: “Un’iniziativa importante. Un piccolo grande passo per rendere pubblico il nostro rifiuto di sottostare a questi ricatti. Un vero e proprio laboratorio della non collaborazione”.

13 Novembre 2009 - 12:16

Caro collega,

Questa lettera è rivolta a tutti gli insegnanti precari delle scuole secondarie e primarie, appartenenti a tutte le classi di concorso.

Ti chiediamo di prenderti un momento di pausa per leggerla con attenzione, anche se probabilmente, come noi, sei amareggiato e deluso e stanco di dover ancora una volta fare qualcosa per la scuola.

Il 16 novembre, probabilmente ne sei già a conoscenza, scade l’iscrizione ai corsi for.com, e più o meno negli stessi giorni ai corsi unimarconi e torvergata, a quegli enti insomma che noi definiamo TREPUNTIFICI.

Questi enti certificano infatti un corso di formazione che conferisce 3 punti in graduatoria. Si può frequentare il corso al massimo 3 volte per un totale di nove punti guadagnati in tre anni, quasi un anno d’insegnamento.

Il costo dei corsi si aggira intorno ad una cifra che va dai 600 ai 900 euro (circa la metà –o anche i tre quarti- di un mese di stipendio).

Da regolamento di graduatorie, tre punti sono conferibili solo con una laurea aggiuntiva di II livello o una seconda abilitazione (OGGI NON PIU’ POSSIBILE!!!), o un master di una certa rilevanza (in genere biennale), vista la richiesta di 1500 ore di frequenza, 60 crediti formativi, uno stage ed un esame finale.

Unica alternativa sono i trepuntifici, che presentano sulla carta le stesse caratteristiche di un master ma concentrate in un corso annuale, con dispense da leggere, test on line ed un esame finale. Guardando la presentazione dei corsi, facilmente reperibile sul web, emergono seri dubbi sulla loro qualità, dubbi che sembrano confermati dal racconto di chi li ha frequentati che coincide, tra l’altro, con quanto descritto nella puntata dell’ 08/02/09 della trasmissione televisiva di Rai Tre, Presa Diretta. (visibile on line sul sito www.youtube.com: Presa diretta – La scuola tagliata – parti 3 e 4). Quest’anno alcuni corsi propongono nuove modalità, che si presentano come maggiormente serie, mentre si prestano anch’esse agli stessi interrogativi.

Ma non è questa la sede per affrontare un dibattito sulla valenza formativa dei corsi, anche perché non abbiamo mai incontrato nessuno che li frequentasse per aggiornarsi o per la loro qualità. Se ti sei iscritto ad uno di questi corsi, o conosci qualcuno che lo ha fatto, sai benissimo che accedervi equivale ad ACQUISTARE 3PUNTI A 600 EURO con poco sforzo.

Ed è a dir poco scandaloso che l’unica formazione attualmente riconosciuta sia questa, unica superstite dopo la scomparsa delle SSIS, e dei corsi abilitanti, mentre continuano a non conferire punteggio corsi utili e qualificanti come, ad esempio, la formazione per insegnanti d’italiano L2.

Non è neppure necessario sottolineare come questa VENDITA DELLE INDULGENZE diviene ben presto un ricatto: se chi è in graduatoria dopo di te dovesse “acquistare” tre punti tu ti sentirai costretto ad “acquistarli”, anche a costo di qualche sacrificio e di perdere un po’ di serietà professionale.

Chi organizza questi corsi se ne rende conto benissimo.

Resta da chiedersi PERCHE’ solo questo meccanismo è attualmente possibile, legale ed autorizzato e bisognerebbe guardare con più attenzione chi è dietro questi corsi.

Se siamo stati in qualche modo costretti ad accettare i contratti di disponibilità, le code, il cambiamento continuo dei meccanismi che regolano le nostre graduatorie, NON SIAMO PERO’ COSTRETTI A FARE QUESTI CORSI.

Non è infatti utopico pensare che se i colleghi che formano la graduatoria nella quale sei inserito si rifiutassero di farli tu non saresti costretto a prendere in esame questa possibilità.

Non è nostro intento fare della dietrologia: se hai già sostenuto un corso di questo tipo non proveremo ad eliminare i punti che hai “acquistato”.

Quello che ti chiediamo, collega, è di impegnarti formalmente a NON SOSTENERE quest’anno un corso for.com o unimarconi o simili.

Ti chiediamo di aderire alla nostra iniziativa dandoci l’autorizzazione ad inserire il tuo nome tra coloro che s’impegnano a non fare questi corsi. Precisa se hai già tre punti per altri motivi (master, II abilitazioni, vecchi corsi for.com) così da garantire la trasparenza sulla tua posizione.

E’ arrivato il momento di NON COLLABORARE con chi vuole metterci l’uno contro l’altro. E’ arrivato il momento di provare ad uscire da questo circolo vizioso e l’unico modo che abbiamo è quello di rifiutarne la logica basata sul ricatto.

E’ solo dal tuo NO che possono muoversi dei piccoli passi.

Noi non possiamo garantirti che nessuno ti supererà con un uno di questi corsi l’anno prossimo. Possiamo garantirti però che se continuiamo a farli non usciremo mai da questo meccanismo e saremo sempre nella condizione di sottometterci a regole imposte da altri.

I tempi sono stretti, il 16 novembre è vicino, comunica al più presto la tua adesione, invia una mail all’indirizzo precariscuola.bologna@gmail.com con il tuo nome e cognome, classe di concorso e posizione in graduatoria, ed eventuali altri titoli. Il nome degli aderenti all’iniziativa sarà reso pubblico a partire dal nostro blog:  e poi attraverso tutti i canali che utilizzeremo per la diffusione della stessa.

La lista che segue è formata dai nomi e delle posizioni nelle rispettive graduatorie di chi, nella nostra provincia, ha scelto di NON FARE UN CORSO FORCOM, UNIMARCONI o SIMILI.

Se sei interessato a seguire le nostre iniziative puoi farlo sul blog o inviando una mail a precariscuola.bologna@gmail.com, chiedendo di essere iscritto al nostro google groop

Grazie se hai scelto di non collaborare: difendendo i tuoi diritti difendi anche i nostri.

Coordinamento Precari della Scuola Bologna