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L’Emilia-Romagna primeggia per lavoratori irregolari e coop spurie

La regione è seconda in Italia per numero di addetti irregolari ed emerge un 75% di cooperative irregolari fra tutte quelle ispezionate: sono alcuni dei risultati che emergono dal report annuale 2020 prodotto dall’Ispettorato nazionale del lavoro. Riders Union: “Deliveroo intende disapplicare contratto Ugl solo nel bolognese”. Tribunale reintegra 33 facchini Gls.

10 Luglio 2021 - 18:02

Solo la Lombardia fa peggio: l’Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia per numero di lavoratori irregolari rintracciati dagli ispettori, 6.821 nel 2020. Per quanto riguarda il capitolo delle “illecite esternalizzazioni di manodopera in materia di appalti”, invece, l’Emilia-Romagna è al primo posto nazionale, con 1.696 lavoratori coinvolti, seguita da Lombardia, Piemonte e Veneto. In Emilia-Romagna, inoltre, è stato denunciato un 75% di cooperative irregolari fra tutte quelle ispezionate e la regione risulta seconda per numero di lavoratori fuori norma ma anche per “coop fasulle” responsabili di truffe previdenziali ai danni dei loro lavoratori (per 2,7 milioni in totale). Lo evidenzia il report annuale 2020 prodotto dall’Ispettorato nazionale del lavoro.

Una buona notizia era però arrivata nelle scorso settimane, con la sentenza del Tribunale di Bologna che sancisce l’illegittimità dell’applicazione, da parte di Deliveroo, del contratto siglato con il sindacato Ugl: “In queste ore apprendiamo come la nota piattaforma abbia notificato la volontà di adempiere agli ordini del giudice, riservandosi la possibilità di opporsi al suddetto provvedimento”, ha scritto ieri Riders Union.

Proseguono i ciclofattorini: “Sarà obbligata a disapplicare il contratto pirata Ugl-Assodelivery, ricalcolando le differenze retributive, e ponendo fine alla condotta lesiva della libertà sindacale, derivante dalla sua imposizione ai lavoratori e alle lavoratrici. Intende tuttavia ottemperare a tale obbligo per la sola circoscrizione del Tribunale di Bologna. Come Riders Union Bologna riteniamo che, data la natura dell’accordo contestato, che ha avuto la pretesa di autoproclamarsi ”contratto collettivo nazionale del settore’, sia necessario giungere ad una disapplicazione del contratto su tutto il territorio nazionale, con efficacia per i riders di tutta Italia. Apprendiamo inoltre che Deliveroo ha dovuto finalmente reintegrare il lavoratore che aveva rifiutato l’applicazione del contratto UGL Rider a novembre e che per questo era stato ingiustamente licenziato”.

Un’altra importante sentenza dei giudici bolognesi è stata pronunciata giovedì scorso, reintegrando 33 lavoratori che, spiega Usb, “vennero licenziati come ritorsione nei confronti degli scioperi di protesta per le aggressioni dei caporali”. Scrive il sindacato: “Sono i compagni di lotta di Abd Elsalam, lavoravano con lui alla Gls di Piacenza, da lui hanno imparato a lottare per i diritti, la legalità e la dignità nel posto di lavoro; sono quelli che hanno visto il suo corpo schiacciato da un tir – come accaduto di recente ad Adil – durante uno sciopero”.