Acabnews Bologna

Le dade precarie protestano in Comune

Nessuna risposta alle richieste di stabilizzazione, Sgb accusa la Giunta: “Se ne frega di coloro che quotidianamente con stipendi ridicoli sostengono l’intera macchina comunale”.

29 Luglio 2016 - 17:09

Protesta Dade (foto fb Sgb)Una delegazione di educatrici e collaboratori dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali ha interrotto stamattina il Consiglio comunale, reclamando l’assunzione del personale con contratti precari.

Spiegava Sgb in una nota di alcuni giorni fa: “Dopo le dichiarazioni continue di Merola sul superamento del precariato, l’amministrazione continua ad utilizzare contratti a tempo determinato anche sui posti vacanti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, nonostante le rassicurazioni del Capo Area del Personale sull’ assunzione di educatrici dalla graduatoria di un concorso a tempo indeterminato per il prossimo anno educativo”.

Di qui la richiesta al Sindaco, a cui fino a oggi non è arrivata risposta, di “un atto ufficiale urgente per l’assunzione dal primo settembre di educatrici dei nidi su tutti i posti vacanti e l’avvio delle procedure per la stabilizzazione dei collaboratori della scuola dell’infanzia per mettere fine al precariato di centinaia di lavoratrici e lavoratori che in questi anni si sono occupati con grande professionalità dei bambini di Bologna”.

Così Sgb nel comunicato diffuso oggi dopo il blitz: “Una giunta che fa tante chiacchiere ma che è muta ed immobile quando si tratta del proprio personale che ha utilizzato brutalmente in campagna elettorale additandolo come un coacervo di fannulloni che passano il tempo in inutili assemblee sindacali. Muta di fronte alla richiesta di riapertura di trattativa sulla riorganizzazione della PM, nonostante SGB abbia depositato 300 firme per promuovere il referendum tra i lavoratori; muta sulle Progressioni Economiche con le quali sta umiliando i dipendenti, prima con le valutazioni falsate e funzionali all’accordo firmato con cgil,cisl e uil, e adesso con la risposta standard a centinaia di ricorsi; muta sulle maestre comunali, alle quali prima ha chiesto di lavorare una settimana in più, non prevista dal contratto nazionale, ed ora minaccia di non riconoscere loro l’incentivo. Una giunta che continua a negare il diritto di parola ai lavoratori che non possono riunirsi in assemblea con i loro rappresentanti sindacali a meno che questi non siano amici loro”.

Conclude il sindacato: “L’emergenza oggi è però l’assunzione delle precarie nido e SGB, oggi è a chiedere a tutto il consiglio comunale di dare la scossa a questa giunta che occupa il suo tempo ad aumentare lo staff del sindaco con stipendi da sogno mentre se ne frega dei propri dipendenti. Se ne frega di quelli che quotidianamente con stipendi ridicoli, sostengono l’intera macchina comunale”.