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Lavoro nero alla Festa, il bluff del Pd: “Via l’attività responsabile”

Il referente organizzativo della manifestazione al Parco Nord ha commentato il caso sollevato da Zic: ma la promessa non sta in piedi. E intanto il partito ci guadagna 300.000 euro.

26 Settembre 2014 - 11:16

20140916_174937-1Una settimana fa il nostro giornale ha pubblicato un’intervista in cui una studentessa, dopo aver fatto la barista per uno stand privato della Festa dell’Unità del Parco Nord, ha svelato a quali condizioni si finisce per lavorare tra le bandiere del Pd: fino a nove ore consecutive senza pause, tutto in nero e per quattro euro l’ora. Nei giorni successivi, la notizia è stata ripresa da “il Fatto Quotidiano” con un articolo dal titolo “Alla festa del Pd lavoro nero e furbetti”, nel quale si ricorda anche che quest’anno la kermesse democratica era già finita nel mirino della Forestale a causa di alcuni ristoranti sorpresi ad utilizzare prodotti surgelati senza comunicarlo ai clienti.

In riferimento alla nostra intervista, l’articolo riferisce di un certo “imbarazzo in casa Pd” e riporta una dichiarazione di Fabio Querci, responsabile delle feste e dell’autofinanziamento del partito a Bologna: “L’attività responsabile non sarà più ospitata”. Sei parole appena, che dicono due cose. La prima è che il Pd non nega quanto riportato nell’intervista: evidentemente, il partito è consapevole di quanto accade tra gli stand. La seconda è che, anche in questo caso, i democratici non sanno fare di meglio che esercitarsi nel loro sport preferito: il bluff. Il perchè è semplice. Per tutelare la ragazza intervistata, infatti, nel nostro articolo abbiamo evitato di esplicitare o far capire in quale stand avesse lavorato. Di
conseguenza: come fa Querci a sapere quale attività escludere dalle future feste?

Il Pd aggira il problema, nascondendosi dietro una frase buttata lì per chiudere il caso dandosi un tono di autorevolezza. Intanto, pochi giorni dopo la nostra intervista e le dichiarazioni rilasciate da Querci, lo stato maggiore del partito ha incontrato la stampa per tracciare un bilancio della manifestazione al Parco Nord, che quest’anno ha ospitato anche la Festa nazionale. L’incasso è stato superiore ai tre milioni, con 50-60.000 euro in più rispetto al 2013 ed un utile complessivo, per il partito, superiore ai 300.000 euro. Tanto che il Pd sta pensando a raddoppiare l’appuntamento, organizzando anche una versione invernale della Festa, da allestire in città. Ben contento il segretario provinciale Raffaele Donini, che visto l’incasso ha dichiarato di aver tirato un “grande sospiro di sollievo” ed ha aggiunto: “Spero che il partito nazionale prenda spunto dalla nostra esperienza. L’autofinanziamento non e’ solo un aspetto economico, ma anche politico”. Eh, sì: il lavoro nero a quattro euro l’ora è proprio un fatto politico. Molto politico.