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La pagina “Il padrone di merda” rischia l’oscuramento

“La nostra attività di denuncia delle condizioni di sfruttamento, le nostre azioni e i nostri presidi sui luoghi di lavoro danno parecchio fastidio”, scrivono gli attivisti della campagna, “ma questi patetici tentativi di censura sono del tutto inutili”.

22 Luglio 2019 - 12:49

Il titolare di una delle attività contestate nel corso della campagna Il padrone di merda, circa un mese e mezzo fa, “ha presentato una querela perché pare si sia sentito diffamato dalla testimonianza di un suo ex dipendente che denunciava le schifose forme di sfruttamento e vessazione” che ha raccontato di aver vissuto. Così riferiscono gli attivisti della campagna. Inoltre, “pare che a fine maggio sia stato disposto anche un provvedimento di oscuramento della nostra pagina”: misura che evidentemente finora è andata a vuoto, visto che la segnalazione in questione è stata diffusa proprio via Facebook. “La nostra attività di denuncia delle condizioni di sfruttamento, le nostre azioni e i nostri presidi sui luoghi di lavoro- continua Il padrone di merda– danno parecchio fastidio ai pdm che vorrebbero semplicemente continuare ad arricchirsi sulla nostra pelle. Purtroppo per loro e per chi in questi mesi di intensa attività si è espresso contro di noi, questi patetici tentativi di censura sono del tutto inutili, come del tutto inutile è stato l’arresto di una maschera bianca pochi giorni fa. Al contrario, rafforzano la nostra sete di vendetta. Ci sorprende invece che le istituzioni che dovrebbero tutelare chi lavora si scaglino contro una pagina Fb che invece dà finalmente voce e potere a chi tra precarietà e disoccupazione è costretto a vendere il proprio lavoro ai pdm che, con i loro soldi e intrallazzi, sfruttano, truffano e molestano al riparo da ogni tipo di sanzione”.