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La marea femminista non smette di
crescere: ”Siamo quindicimila!” [audio]

Interventi contro Salvini, Pillon, le misure del governo, gli obiettori di coscienza hanno risuonato stasera nel grandissimo corteo che ha chiuso un otto marzo memorabile.

08 Marzo 2019 - 22:18

L’entusiasmo delle donne in piazza stasera traspare tutto dalle poche parole consegnate a Zic al termine di una giornata straordinaria e molto, molto partecipata: “Siamo contentissime, è stata una giornata di lotta meravigliosa, un corteo molto partecipato, contiamo 15.000 persona, resteremo fino alle 22.30 in piazza Maggiore. Questo sciopero segna un punto di ripartenza nella lotta! Non una di meno!”.

Il corteo, partito da una piazza XX settembre gremita oltre un’ora e mezza dopo l’ora del concentramento, ha percorso via dei Mille, via Indipendenza, via Marconi, via Ugo Bassi per terminare in piazza Nettuno. Molti gli interventi risuonati dai furgoni, contro Salvini (anche per le poltiche sui migranti) e Pillon, contro l’obiezione di coscienza che ostacola l’interruzione volontaria di gravidanza, la disparità di salario tra donne e uomini, un reddito di cittadinanza considerato paternalista, sull’autodeterminazione: “Il corpo e’ mio e decido io”. Criticati pure i sindacati confederali, che nonostante gli appelli non hanno aderito alla mobilitazione.