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Interporto, al magazzino Yoox “la lotta paga”

Improvviso licenziamento dei lavoratori assenti: scattano sciopero e blocchi, poi la cooperativa apre. Cobas: “Ci sono premesse per un accordo”. Mobilitazione anche alla Gd, Usb annuncia stop straordinari e flessibilità. E alla Fabio Perini: “Accordo fatto”.

02 Febbraio 2018 - 13:01

Cambia l’appalto e i lavoratori assenti per ferie, maternità, malattia o infortuno si scoprono da un giorno all’altro disoccupati, a mezzo posta. Sono almeno una decina dei 300 dipendenti della coop Aquila Reale, che fino a oggi ha operato nella movimentazione merci al magazzino del colosso della moda Yoox dell’Interporto. Le lettere che hanno ricevuto in buchetta parlano di “licenziamento per giustificato motivo oggettivo”, spiegano al dipendente che “nonostante gli sforzi compiuti non ci è possibile adibirLa ad altra mansione lavorativa”. Il rientro nella cooperativa subentrante Mmp? Va contrattato “al termine della sospensione”.

I Cobas del lavoro privato hanno subito indetto lo sciopero, scattato alle sei di ieri mattina con il blocco delle merci a due magazzini dell’Interporto. La mobilitazione parrebbe aver dato i suoi frutti: il sindacato ha dato notizia nel pomeriggio che Mnp avrebbe aperto alla possibilità di “assumere da subito” i lavoratori “assenti per vari motivi giustificati, alle stesse condizioni precedenti”. Ci sarebbero quindi “le premesse per arrivare ad un accordo positivo, in caso contrario la lotta continua”. Dunque, “la lotta paga”.

Intanto alla Gd, più grande stabilimento metalmeccanico cittadino, ci sono sviluppi nella battaglia dell‘Usb contro l’integrativo aziendale firmato dalle sigle confederali: “Da oggi – annuncia il sindacato – è dichiarato il blocco di ogni prestazione straordinaria e delle flessibilità per tutti i lavoratori, compresi tutti gli uffici, l’officina e i montatori sia in sede che in trasferta”. Tra i fattori a far scattare le nuove mobilitazioni l’annullamento di un tavolo previsto per il prossimo 12 febbraio, giorno in cui di conseguenza sono state indette “due assemblee generali per condividere la piattaforma” sulla quale chiedere all’azienda di aprire il confronto”.

Nei giorni scorsi Usb aveva rifiutato di firmare la proposta dell’azienda di erogare una indennità una tantum legata al tardivo rinnoto del contratto (cosiddetta vacanza contrattuale) dei trasfertisti, i tecnici impiegati prevalentemente in sedi diverse da quella di lavoro, contestando le “disparità” dell’accordo, “in particolare l’esclusione delle trasferte in Italia dal conteggio dei giorni di trasferta, la soglia minima di 100 giornate necessarie per avere un riconoscimento”. Ci sono poi i lavoratori dell’officina (turnisti e autocertificazione)”: per loro “vale, e va applicato lo stesso principio”, ma negli “anni 2016 e 2017 non hanno visto applicata nessuna una tantum dopo l’incremento salariale avuto nell’integrativo aziendale”. Dall’azienda però “chiusura totale” e dai confederali “indisponibilità a contribuire a migliorare questi importanti punti del contratto”.

Restando in ambito metalmeccanico, sempre da Usb arrivano buone notizie per la vertenza della Fabio Perini di Calderara: “Dopo 20 ore di sciopero – scrive il sindacato –  conquistato il diritto al 100% della malattia e il mantenimento dei diritti in capo alla Legge 104 e ai congedi parentali che il CCNL metalmeccanici aveva messo in discussione. Grazie alla lotta, circa venti ore di sciopero, dei lavoratori e delle lavoratrici e alla straordinaria determinazione della Rsu Usb della Fabio Perini di Calderara (BO) si sono mantenuti alcuni diritti che il contratto nazionale metalmeccanici aveva cancellato. Non tutte le richieste sono state conquistate tuttavia si è dimostrato che si può fare, ci si può difendere dal contratto nazionale a perdere, anche in una grande azienda, quando il sindacato è libero e conflittuale. L’accordo è ovviamente di gruppo ed è stato firmato anche dallo stabilimento di Lucca e dalla Fiom di Lucca che nessuna iniziativa di lotta avevano fatto, giusto così!”.