Anche in appello la Corte dei conti conferma la forte riduzione, decisa un anno fa, del risarcimento dovuto al Viminale. Il commento della madre Patrizia Moretti a Radio Onda d’Urto.
(da Radio Onda d’Urto)
I poliziotti che uccisero Federico Aldrovandi equiparati a“vittime del dovere”. A deciderlo la Corte dei Conti d’appello che ha riconosciuto l’indulto amministrativo ai 4 agenti, riconosciuti colpevoli di omicidio colposo, benefici di una legge pensata per quegli appartenenti alle forze di polizia caduti o rimasti invalidi in servizio .
Così dunque a Corte dei Conti di Roma ha decretato la conclusione del procedimento per il risarcimento al ministero di quanto pagato alla famiglia per l’uccisione di Federico: con questo provvedimento sarà ridotta a 67mila a testa per Pontani e Pollastri e 16mila per Segatto e Forlani.
Briciole rispetto ai due milioni e mezzo spesi dal Ministero degli Interni e che comunque furono già scontati a circa 600mila euro totali per i 4 assassini. La sentenza revoca anche il sequestro conservativo dei beni dei poliziotti e dichiara inammissibile l’appello del procuratore generale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna contro la sentenza. Unica incombenza immediata per i poliziotti: pagare 128 euro di giudizio.
> Il commento di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ai microfoni della radio
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