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In presidio davanti all’hub di via Mattei: “Nessun Cie è benvenuto” [video]

Collettivi e spazi sociali manifestano contro la riapertura dei Cie, raggiunti anche dai migranti ospitati nell’hub: “Facciamola finita coi confini che creano solo guerre tra poveri”.

07 Gennaio 2017 - 15:40

No Cie - © Michele LapiniQuesta mattina presidio a sostegno dei rifugiati e migranti e contro l’eventualità di una riapertura dei Cie in tutta italia e in Emilia-Romagna. In tante e tanti si sono ritrovati davanti ai cancelli dell’ex Cie di Bologna, oggi struttura di accoglienza che prende il nome di Hub,  per manifestare contro l’ipotesi di riapertura dei centri di identificazione ed espulsione proposta dal neo-ministro degli interni Minniti. Numerosi gli interventi dal sound system del furgone all’esterno della struttura, di cui molti in lingua inglese e francese, per invitare le persone ospitate all’interno a raggiungere il presidio solidale. In piazza, i movimenti no borders, quello per il diritto all’abitare, i tanti spazi sociali cittadini, e quella parte di città che si oppone al disegno razzista del governo. Un attivista del movimento per il diritto all’abitare al microfono dice: “Anche questa mattina prendiamo posizione contro il processo di razzismo istituzionale che il governo sta mettendo in atto. Lega e Forza Italia (in presidio a poca distanza dall’hub contro il trasferimento dei migranti provenienti dal centro di Cona, ndr) arrivano addirittura a dire che  che i Cie sono superati, loro vorrebbero solo espulsioni, altri ancora propongono drammaticamente di mettere i migranti a fare lavori socialmente utili, per decidere se si meritano di rimanere in Italia. Per noi al contrario lottare al fianco dei migranti significa costruire percorsi di meticciato e antirazzismo. Nessun Cie sarà mai benvenuto in questo territorio. Facciamola finita coi confini che creano solo guerre tra poveri. Oggi come ieri, ci opporremo con ogni forza a questa possibilità.”

La struttura, inizialmente chiusa per impedire l’uscita dei migranti che avrebbero voluto unirsi ai solidali, e presidiata da un cordone di carabinieri, è stata successivamente aperta e le persone ospitate hanno potuto uscire ed intervenire al microfono della manifestazione. Queste le parole di un giovane migrante: “E’ credibile che un partito come Forza Italia possa parlare a nome dei poveri, cavalcando la paura dell’immigrazione? Ci sembra invece che questo partito abbia sempre fatto leggi a favore dei padroni! Qua si sta sfruttando l’immigrazione in modo esasperato, come si vede nell’ambito dell’agricoltura,coi migranti nei campi in cambio di pochi spiccioli. Noi vogliamo riuscire a gestirci da soli, a raggiungere contratti di lavoro accettabili. Oggi siamo in piazza per i migranti, domani lo saremo per i lavoratori, il giorno dopo per chi è senza casa. Speriamo inoltre che la morte di Sandrine nell’hub di Cona serva a fermare l’idea che i Cie vadano riaperti.”

Grande soddisfazione per aver sottratto ai razzisti il palcoscenico per veicolare il loro messaggio di odio: a conclusione del presidio, e dopo che anche la partecipazione degli ospiti dell’hub si è vista crescere, i manifestanti si sono mossi in corteo fino a piazza dei Colori, per mostrare al quartiere in cui si trova l’hub di via Mattei che un’accoglienza diversa e dignitosa è possibile e necessaria.

> Guarda il video dell’uscita dei migranti dall’hub: