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In presidio al poliambulatorio: “Test gratuiti per tutti!”

Laboratorio salute popolare: sierologici e tamponi non siano appaltati come deciso dalla Regione, ma “siano fatti dal pubblico e garantiti universalmente, solo così potremo fermare la pandemia, far ripartire tutti i settori sociali ma soprattutto tutelare la salute di tutti”.

05 Giugno 2020 - 18:22

Oggi attivisti ed attiviste del Laboratorio di Salute Popolare hanno presidiato l’ingresso del poliambulatorio Giardini Margherita di via Santo Stefano “per contestare la scelta dell’amministrazione regionale di delegare a pagamento, un valore, quello della salute pubblica, ai privati, come avviene nel caso dei test sierologici”. Lo scrive il Laboratorio in un comunicato dal titolo “Se la sanità pubblica funzionasse, il privato non avrebbe mercato!“.

Prosegue il testo: “Ancora una volta sono stati messi i profitti davanti alla tutela di un bene che deve essere comune, la salute. All’inizio della pandemia c’è stato il lockdown generale, ma sono rimaste aperte le attività produttive, anche quelle non essenziali, per garantire il profitto di pochi minacciando la salute e l’incolumità delle persone. Oggi si vuole di nuovo fare un favore ai privati, garantendo a loro il monopolio dei test sierologici. Vogliamo dirlo chiaramente: in questo modo, il test sarà appannaggio solo delle grandi aziende, sarà l’escamotage necessario per far ‘ripartire l’economia’, e non ha alcuna velleità di controllo e monitoraggio della pandemia. In più, dopo aver pagato un laboratorio privato e aver immesso altri soldi nella già ricchissima sanità privata, quando verrà riscontrato un positivo cosa succederà? La gestione terapeutica ricadrà di nuovo sul pubblico”.

“Non ne possiamo più di questo mondo – si legge in conclusione –  dove la salute e il benessere devono lasciare il posto al profitto di pochi. Dove la differenza tra abitare in pianura o in collina cambia l’aspettativa di vita, dove la differenza di reddito determina la possibilità di accedere tempestivamente a cure necessarie, dove i privati che hanno divorato tutto il divorabile dalla sanità e dalle RSA ancora una volta possono ingozzarsi. Queste sono le motivazioni per le quali oggi abbiamo deciso di denunciare questa situazione e chiedere che test e tamponi siano fatti dal pubblico e che siano garantiti universalmente, solo così potremo fermare la pandemia, far ripartire tutti i settori sociali ma soprattutto tutelare la salute di tutti”.