Acabnews Bologna

In piazza per le vittime di violenza transfobica

Oggi iniziativa in piazza dell’Unità in occasone del TdoR, il Transgender Day of Remembrance, per “rompere l’isolamento forzato dalla pandemia di questi mesi, dare risposte concrete ai bisogni materiali della nostra comunità e mettere in rete le azioni concrete di mutualismo”.

21 Novembre 2020 - 19:14

Anche quest’anno la comunità lgbtiq* bolognese ha ricordato le vittime di violenza transfobica in occasione del TdoR, il Transgender Day of Remembrance: l’iniziativa, pensata “nella piena consapevolezza dell’importanza delle misure di distanziamento fisico e dell’uso della mascherina per la salute collettiva”, si è svolta in piazza dell’Unità con l’obiettivo di non rinunciare “a un momento safer di visibilità delle persone Trans. Infatti, proprio la pandemia da Covid-19 ha spesso isolato le persone trans, tagliandole fuori dalle reti sociali e dalle possibilità di lavoro e reddito”. L’appuntamento è stato organizzato da Mit, B-Side pride, Cassero lgbti+ center, Lab Smaschieramenti, Unilgbt, La Mala education, Mujeres libres, Elastico fa/art, Ombre rosse, Plus e Lesbiche bologna. Il TdoR di quest’anno cade “durante una pandemia che ci ha trovat* impreparat* e che ha accentuato le distorsioni del sistema in cui siamo immers*. Sistema che obbliga i lavoratori e le lavoratrici ad anteporre la priorità della produzione alla sicurezza sanitaria. Con l’emergenza Covid- sottolineano le sigle organizzatrici- le disuguaglianze sociali si sono acuite e accentuate, portando all’isolamento sociale e all’esclusione dai sostegni al reddito oltre che dalle possibilità di incontro, scambio e mutuo aiuto. La violenza di genere contro le persone trans non è cessata. L’Italia è sempre al primo posto nelle classifiche europee per il numero di donne trans uccise dalla violenza sistemica di genere. È una violenza intrisa di transfobia, misoginia, razzismo. La violenza è sistemica e il TdOR si pone in continuità con la giornata internazionale contro la violenza di genere del 25 novembre, nella prospettiva transfemminista che Non Una Di Meno da anni porta nelle strade e nelle piazze. L’assemblea di Non Una Di Meno Bologna ha espresso il suo sostegno e la sua vicinanza all’iniziativa”.

Per questi motivi è stata chiamata in piazza “la comunità trans tutta e i/le su* alleat*, non solo per commemorare le vittime, ma per avere un momento assembleare dove poter parlare insieme dei bisogni materiali della nostra comunità e mettere in rete le azioni concrete di mutualismo che diverse associazioni e collettivi della città stanno mettendo in atto”, perchè il TDoR rappresenta “l’occasione per la comunità T* di rompere l’isolamento forzato dalla pandemia di questi mesi e per dare risposte concrete, oltre al denunciare la violenza patriarcale che non solo ci uccide ma che impedisce di avere pari diritti e dignità”. Con in lancio dell’iniziativa è stato diffuso l’invito a “contribuire alla raccolta alimentare lanciata dal Mit, alla raccolta di pc e tablet per persone Lgbtiq+ lanciata da B-Side Pride” e anche “alla raccolta fondi per le compagne trans detenute presso il carcere di Reggio Emilia”.

Hanno partecipato anche le attiviste e gli attivisti di Crash: “Non solo per commemorare le persone trans uccise dalla violenza sistemica di genere e dei generi, ma anche per ripetere e urlare che questa violenza passa attraverso una salute e una sanità sacrificata al profitto, cavalcando le disuguaglianze sociali e le fragilità. Per urlare che le nostre vite valgono in ogni loro aspetto!”.