Acabnews Bologna

In piazza contro la “schiavitù” del Jobs Act

Presidio di Usb e Noi Restiamo in piazza XX Settembre, poi corteo verso il centro. Per la Cub, invece, sit-in e volantinaggio sotto la Prefettura.

08 Ottobre 2014 - 19:39

2014-10-08 17.41.37“Oggi il governo del reazionario Renzi pone la fiducia in bianco al Senato della Repubblica per smantellare completamente il diritto al lavoro ed a una vita dignitosa, facendo a pezzi i diritti conquistati in anni di lotte del movimento operaio”. E’ per questo che Usb e Noi Restiamo, oggi pomeriggio, hanno manifestato con un presidio in piazza XX Settembre e da lì con un corteo che ha raggiunto il centro della città. Lungo il percorso, i manifestanti hanno calato uno striscione, con scritto “Licenziamo Renzi”, dalla scalinata del Pincio. Per Usb e Noi Restiamo, “utile e ridicola appare l’opposizione di chi fino a ieri è stato complice di questo smantellamento. Noi non pieghiamo la testa ai diktat della troika , delle banche e dei potentati economici dell’ Unione Europea”. Con la manifestazione di oggi, Usb e Noi Restiamo hanno voluto anche “propagandare e sostenere il percorso che ci porterà allo sciopero generale del 24 ottobre, con manifestazione regionale a Bologna, contro il Jobs act ed il governo Renzi”.

Sempre oggi, contro le politiche del Governo in materia di lavoro ha protestato anche la Cub  con un sit-in e volantinaggio sotto la Prefettura:  l’Esecutivo “non conoscere la realtà del paese e delle retribuzioni”, perche’ “80 euro lordi fanno comodo ma non cambiano nulla e Il Tfr in busta paga rappresenta il gioco delle tre carte”. La Cub, poi, chiede “che vengano cancellati tutti i contratti di lavoro che non arrivino a garantire almeno 1.200 euro al mese per 40 ore di lavoro, investimenti pubblici che tutelino i lavoratori e non gli speculatori, assunzioni per i precari e piu’ lavoro per tutti”.

Tornando all’Usb, il sindacato di base è tornato  a prendere parola sul bando comunale per i servizi integrativi nelle scuole che ha riunificato le attività per l’integrazione (come l’assistenza ai disabili, il pre e post scuola, la mensa e la vigilanza sui bambini) ma non le paghe dei lavoratori. Il sindacato di base, in particolare, punta il dito contro il demansionamento di alcuni lavoratori, che “pur essendo educatori sono considerati semplici assistenti, e di conseguenza vengono pagati meno”. Ancora l’Usb, per finire, fa sapere che intende querelare l’amministrazione per la vicenda del delegato Marco Martucci. “Il procedimento disciplinare c’è stato ma si e’ risolto con un nulla di fatto, perche’ i genitori del bambino hanno confermato la versione dei fatti data da Martucci”. A quel, punto lui e l’Usb avevano chiesto al Comune, senza successo, di rettificare quanto scritto in un comunicato pubblicato sul sito dell’amministrazione. Ora, dal momento che il testo, giudicato diffamatorio dall’Usb, è ancora in rete, il delegato e il sindacato hanno deciso di querelare il sindaco e l’ufficio stampa del Comune.