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In Corticella un percorso di “monitoraggio popolare” sulla sanità

L’Assemblea per la salute del territorio dopo il Consiglio di Quartiere aperto ottenuto con la raccolta di 600 firme: “Un passo avanti sembra si possa muovere, entro la fine dell’anno l’Ausl si è infatti presa l’impegno per l’apertura di un polo infermieristico al Centro Byron e entro due mesi di un nuovo Cup”.

10 Ottobre 2020 - 17:12

In Corticella “si apre una nuova stagione di monitoraggio popolare sulla sanità per costruire un nuovo concetto di cura e salute”. E’ uno degli aspetti sottolineati dall’Assemblea per la salute del territorio dopo il Consiglio del quartiere Navile convocato in forma aperta giovedì sera per discutere dell’organizzazione sanitaria della zona. “Siamo partiti da un cartello scritto a mano sul Cup di via Gorki– ricorda l’Assemblea- che recitava ‘chiuso fino a data da destinarsi’, da quel giorno alcune assemblee organizzative e tanta presenza in quartiere, tra i mercati, le strade e le piazze, dove abbiamo raccolto le testimonianze delle carenze del sistema sanitario e dei tagli effettuati nell’ultimo decennio in quel che era il prestigioso poliambulatorio di Corticella. L’esigenza chiara dalle voci raccolte di poter tornare ad avere un servizio di prossimità all’altezza delle esigenze della popolazione che vive in Corticella ha fatto da propulsore alla nascita dell’Assemblea per la salute del territorio che con una raccolta firme in pochi giorni ha portato 600 firmatari a richiedere un Consiglio di quartiere aperto sul tema dei servizi sanitari conclusosi ieri sera alla Sala Centofiori del complesso Michelini dove i posti non erano sufficienti a contenere le persone che si sono presentate ai cancelli. Un Consiglio di quartiere diretto con la presenza del direttore della Ausl di Bologna Bordon, dell’assessore alla sanità Barigazzi, dell’assessore ai trasporti Mazzanti, e di molte altre figure delle istituzioni. Dalle belle slide sul futuro del Poliambulatorio Byron, esposte dal direttore del distretto sanitario Trevisani, si è evinto subito quanto il concetto di prossimità sia oggi quanto mai soggettivo. Dopo anni di tagli ai servizi al poliambulatorio di Corticella, la Casa della salute di via Fioravanti dovrebbe essere polo di riferimento ma come constatato le difficoltà a raggiungerla con i suoi 6.5 km di distanza dalle migliaia di persone che vivono in Corticella impossibilitate a raggiungere senza sostentamento di prossimità c’è ben poco”.

Continua il comunicato: “Dalle richieste promosse dall’Assemblea della salute un passo avanti sembra però si possa muovere, entro la fine dell’anno il dott. Trevisani si è infatti preso l’impegno per l’apertura di un polo infermieristico al Centro Byron e entro due mesi di un nuovo Cup con la presenza di due addetti. Altri due punti di rivendicazione sintesi dell’assemblea popolare al Centro sociale di Villa Torchi di settembre sono stati portati all’ordine del giorno al Consiglio di quartiere. Dopo l’intervento del direttore generale dell’Asl e dell’assessore alla Sanità si è sottolineato quanto dalle promesse in Corticella sia indispensabile ora attivare, dopo tanti anni di inconciliabile silenzio sul tema sanità, forme di monitoraggio popolare sulle promesse e di partecipazione alle decisioni che verranno prese sul sistema sanitario locale. Per questo come Assemblea per la salute del territorio ci siamo fatti portatori dell’istanza promulgata e mai attuata della delibera Dgr (Delibera Giunta Regionale) 2128/2016 che richiede un incentivo alla partecipazione della cittadinanza negli ambiti decisionali chiedendo e ottenendo un tavolo permanente sull’organizzazione sanitaria del Quartiere Navile che si attivi con cadenza semestrale alla presenza di Quartiere e Asl, aperto alla cittadinanza, dove con trasparenza vengano discussi i progetti sulla sanità e un spazio fisico in quartiere per l’Assemblea per la salute del territorio che possa essere luogo di ascolto delle problematiche e delle proposte della cittadinanza. Nelle prossime settimane riprenderemo le attività di incontro e ascolto sul territorio e organizzeremo nuovi appuntamenti. Ieri intanto è stato un primo passaggio dove sono stati messi alcuni punti fissi: si apre una nuova stagione di monitoraggio popolare sulla sanità per costruire un nuovo concetto di cura e salute partendo da queste prime forme di lotta e sperimentazione territoriale;
entro il 9 dicembre dovrà riaprire il Cup al Poliambulatorio Byron, da quel giorno saremo lì per verificare che le promesse siano mantenute e che il servizio torni ad essere all’altezza della richiesta e del bisogno presente in quartiere; la ricerca di uno spazio per dare continuità al lavoro svolto in questi mesi sul territorio di incontro e ascolto di monitoraggio popolare sullo stato dei servizi; la convocazione di un tavolo con la presenza di Quartiere e Asl, aperto alla cittadinanza, dove rendere con trasparenza i progetti istituzionali sulla sanità in quartiere che possa essere luogo di ascolto delle problematiche e delle proposte della cittadinanza. Un primo passo sul lungo cammino per una sanità gratuita e di prossimità per tutt*”.