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In centro spunta “Matrioska Guerrilla”, verso lo sciopero delle donne

Ieri performance in piazza Re Enzo, in vista dell’assemblea nazionale di Non una di meno del 4-5 febbraio e dell’appuntamento dell’8 marzo. L’appello della Favolosa coalizione: “Partecipa alla costruzione di questa opera collettiva, tutta da inventare”.

29 Gennaio 2017 - 17:21

“Matrioska Guerrilla”, ovvero una “installazione politica vivente”: è la performance collettiva che ieri sera, in piazza Re Enzo, si è fatta spazio nel centro della città tra le iniziative dell’Art city white night. Con padelle e cucchiai, il flash mob ha voluto far sentire tutta la tua rabbia delle donne “contro la violenza di genere strutturale che ci vuole rendere vittime, mentre noi siamo favolos@, desideranti ed autodeterminat@”, spiega la Favolosa coalizione su Facebook, in vista dell’assemblea nazionale di Non una di meno che si terrà a Bologna il 4 e 5 febbraio (nelle aule universitarie di via Belmeloro 14, con otto tavoli tematici in programma) e dello sciopero delle donne dell’8 marzo.

Scrive la Favolosa coalizione, dopo l’iniziativa di ieri: “Non una di meno è un’opera d’arte politica collettiva, realizzata attraverso un processo creativo che ha coinvolto più di 200.000 donne in tutta Italia in una performance di trasformazione dell’esistente. Lo scorso 26 novembre eravamo in piazza a Roma, tantissime donne, tutte diverse, contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Il femminicidio non è il raptus di un uomo malato, ma la punta di un iceberg fatto di macro e micro violenze quotidiane, nell’invisibilità delle case, dentro le famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle strade, negli spazi pubblici, negli ospedali, nelle scuole, nelle università, nelle pagine dei giornali e sui social network. Ci riuniremo nuovamente per riattivare questo processo creativo che porterà alla scrittura del nostro manifesto, un piano antiviolenza femminista. Proprio qui, a Bologna, il 4 e 5 febbraio confluiranno 1000 donne da tutta Italia per generare onde inaudite di potenza immaginativa. E per prepararci a scioperare. L’8 marzo 2017 le attiviste argentine hanno convocato uno sciopero internazionale delle donne, a cui aderiamo insieme alle donne di altri 24 paesi, dall’Europa al Sudamerica, agli Stati Uniti. Sciopera anche tu. Partecipa a questa grande creazione collettiva. Sciopera perché noi donne possiamo vivere libere. Perché nessuno giustifichi più con l’amore gli uomini che ci uccidono. Perché possiamo scegliere se essere madri o no. Perché possiamo decidere di noi, del nostro corpo, della nostra sessualità. Perché possiamo migrare senza essere uccise, recluse, sfruttate. Perché possiamo essere le bambine e le donne che vogliamo, senza ruoli e stereotipi che limitino le nostre vite e i nostri desideri. Astieniti dal lavoro retribuito. Interrompi il lavoro non retribuito. Sottraiti dal lavoro di cura. Fai lo sciopero del sorriso, del trucco e delle “doti femminili” che tanto piacciono alla tua azienda. Rimanda al mittente le mimose e l’ipocrisia. Vestiti di nero. Esponi la matrioska alla finestra della tua casa o del tuo luogo di lavoro. Partecipa alla costruzione di questa opera collettiva, tutta da inventare. L’assemblea Non una di meno Bologna si riunisce l’8 febbraio al Centro delle donne, in via del Piombo 5″.