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In bici, a porta Lame, dal Pratello: Bologna rifiuta la Lega [foto]

Ieri critical mass, oggi fischi per Merola alla commemorazione della battaglia partigiana e, tra le altre iniziative, presidio antifascista in piazza San Francesco.

07 Novembre 2015 - 18:06

Critical Mass antirazzista © Michele LapiniNon si fermano le iniziative organizzate a Bologna in vista della manifestazione di Lega nord, Fi e Fdi prevista per domani. Ieri in centinaia hanno preso parte a “Bici contro ruspa”, lunga biciclettata che partita da piazza XX Settembre ha toccato molti punti ‘caldi’ della recente cronaca sociale cittadina: dall’ex Galaxy di via Fantin, dove vivono provvisoriamente molte famiglie sgomberate dell’ex Telecom, al campo nomadi di via Erbosa (affisso uno striscione a ricordare la cacciata di Salvini di un anno fa), all’ex Telecom (affisso un tazebao), alla Stazione Alta Velocità in via Carracci, e qui il tazebao univa le lotte No Tav, contro il Fico e contro la Trilogia Navile. Dopo Navile e Bolognina la pedalata è proseguita attraversando il quartiere San Donato e la zona Roveri, fino ad arrivare all’ex Cie (oggi Cara o Hub) di via Mattei, poi all’ex Dima di via Emilia Levante (anche questa teatro di uno sgombero di decine di famiglie, alcuni mesi fa), all’Atlantide murata in piazza di porta Santo Stefano, al Tribunale (qui striscione in solidarietàà agli attivisti colpiti da misure cautelari), e concludersi infine nella stessa piazza Maggiore dove avrà luogo domani il comizio di Salvini, Berlusconi e Meloni.

Stamattina invece gli attivisti di “Mai con Salvini – Bologna non si lega” hanno fischiato il sindaco Merola durante la commemorazione della battaglia di Porta Lame, quando ha detto: “Crediamo tanto nella forza dei nostri valori e perciò permettiamo a tutti di esprimere il proprio punto di vista, anche a chi propone di discriminare gli altri”. Tra i contestatori anche i Partigiani della scuola pubblica, che mentre parlava il primo cittadino gli hanno voltato le spalle intonando “Bella ciao”.

(foto da fb Tpo)Ieri sera azione di Tpo e Làbas in piazza San Francesco, dove “è apparsa una scritta luminosa sulla basilica. Il nostro rifiuto alla presenza della lega in città con un omaggio a Pier Paolo Pasolini. Oggi vi aspettiamo alle ore 11 in Porta Lame e alle 16 al Pratello per una giornata antifascista. Domenica 8 novembre ci troverete dalle 10 in piazza XX settembre”, ovvero all’appuntamento deciso dal percorso “Mai con Salvini”.

Un appello a scendere in piazza domani arriva anche dai lavoratori delle scuole Romagnoli: “Noi lavoriamo in una scuola della periferia di questa città. Nella nostra scuola vengono tanti bambini e tanti ragazzi, italiani e di tanti Paesi del mondo. Qui vivono insieme, non fanno differenza tra il colore della pelle, mangiano cibi diversi, ascoltano storie di viaggi fatti da un capo all’altro del pianeta. Imparano –e noi con loro- la bellezza delle lingue, la potenza della scrittura, la profondità della scienza, il fascino della storia: la propria e quella altrui. Per noi è naturale scendere in strada, per fare capire che non permetteremo a nessun oscurantista –che porti il vestito nero/verde di Salvini o la camicia bianca del politicante- di rendere vano il nostro lavoro e di instillare nella nostra società l’odio e il veleno della differenza, della discriminazione, del denaro utilizzato come metro per misurare il diritto all’istruzione, alla gioia, alla realizzazione delle proprie aspirazioni culturali e sociali”.

Alla vigilia della manifestazione di Salvini e destre, poi, si svolto anche un presidio del Coordinamento migranti davanti alla Prefettura. All’appuntamento hanno aderito anche Atlantide, ∫Connessioni precarie, Favolosa Coalizione, Lavoro Insubordinato, OnTheMove, Sim – Scuola di italiano con migranti, Usi, Xm-24.

E’ in corso dal pomeriggio di oggi, infine, il presidio in piazza San Francesco promosso dai “R’esistenti di via del Pratello” (Libera Repubblica, Anpi Pratello, associazioni e residenti della strada) e a cui hanno aderito diverse delle realtà impegnate nella mobilitazione verso l’8 novembre. Per l’occasione nella zona è spuntata una “infestAzione” di bandiere rosse con le “zecche” chiamate in cusa da Salvini per insultare chi domani scenderà in piazza per contestarlo.

> Le foto del presidio al Pratello:

Presidio "No Salvini" al Pratello