Acabnews Bologna

“Il sociale non si tocca”, blitz in consiglio comunale

I sindacati interrompono i lavori contestando la Asp unica. Poco prima un’altra irruzione di lavoratori Tper per denunciare tre licenziamenti.

20 Aprile 2015 - 20:10

Protesta in consiglio comunale (repertorio Zic.it)Con cartelli e striscioni, i lavoratori dei servizi sociali del Comune, supportati da Usb Cobas, sono entrati nella sala consiliare di Palazzo d’Accursio, interrompendo i lavori del consiglio. “Asp unica in bancarotta, il sociale non si tocca”, lo slogan della protesta contro il trasferimento all’Asp Città di Bologna di tutto il welfare municipale.

I manifestanti hanno ottenuto un colloquio immediato con l’assessore alle politiche sociali Frascaroli.

“Il 14 aprile l’Amministrazione ha già approvato un atto in cui mette da parte il sociale: dall’1 maggio nel nuovo organigramma del Comune non c’è più spazio per il servizio sociale”, si legge nel volantino distribuito da Usb, che ha convocato un’assemblea dei lavoratori per il prossimo 27 aprile.

“A fronte di una situazione dei servizi sociali ormai insostenibile – scrivono i Cobas – e di un’ancor più disastrosa situazione organizzativa ed economica dell’Asp, a cui oggi il Comune vorrebbe trasferire tuttii servizi sociali cittadini, ci opponiamo in maniera netta all’ennesima distruzione del welfare”.

Di nuovo l’Usb aveva messo in atto, poco prima, un’altra incursione in aula, contro Tper: “Tre lavoratrici della sosta sono state licenziate – spiega il sindacato in una nota – per aver abusato della fiducia dell’azienda essendosi trattenute in un luogo pubblico per andare in bagno più di quanto quest’ultima ritenga ragionevole”.