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“Il futuro è di tutti: reddito, welfare, cultura”

Assemblea pubblica verso lo sciopero metropolitano del 6 maggio e oltre. Martedì 19 aprile’011 alle 18 in Salaborsa.

14 Aprile 2011 - 15:36

Il futuro è di tutti: reddito, welfare, cultura

Assemblea verso lo sciopero metropolitano del 6 maggio e oltre.

È da tre anni ormai che gli effetti della crisi finanziaria sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, le politiche di gestione economica che il governo e le amministrazioni locali hanno adottato ripetono uno schema già visto e poco efficace. L’unica soluzione che propongono, infatti, è composta da una serie di tagli ai diversi settori del welfare, della cultura e della formazione. Ovvero, proprio quando le condizioni di vita e di lavoro peggiorano a causa della crisi, il governo -nelle sue diverse articolazioni- propone ricette che comprimono ulteriormente le possibilità di avere una vita soddisfacente.

La retorica con cui questi tagli vengono venduti all’opinione pubblica recita un mantra già sentito: in tempo di presunta scarsità delle risorse, bisogna stringere la cinghia in nome della stabilità finanziaria. In realtà le risorse vengono dirottate dai servizi sociali, della cultura e della formazione, verso le casse di banche e istituti del credito, per salvarli dall’insolvenza che poi è stata all’origine del collasso economico globale. La crisi cioè è affrontata con strumenti che non solo sono inefficaci (si pensi alla Grecia che, nonostante sia stato il primo paese in Europa ad aver adottato una severa politica di austerità è entrato in recessione) ma provocano pure un generale impoverimento, anche di chi ha la garanzia dell’accesso ad un salario. Infatti i tagli, sul piano cittadino, si traducono nell’incremento delle tariffe di accesso al welfare pure a fronte di una sua progressiva dequalificazione che in molti casi porta perfino alla chiusura tout court di servizi fondamentali. Un processo che, inoltre, spesso produce la cancellazione o la precarizzazione di numerosi posti di lavoro.

Da un lato quindi assistiamo ad un drastico ridimensionamento dei tradizionali istituti del welfare mentre dall’altro la crisi accelera il processo di declassamento, che riguarda tanto i precari quanto i lavoratori dipendenti, nonostante gli sforzi che ciascuno compie quotidianamente per raggiungere un livello di vita dignitoso. Sforzi che spesso servono solo a pagare l’ennesima rata. Sono problemi comuni a tanti che necessitano di una risposta altrettanto comune. È per questa ragione che pensiamo sia ormai indispensabile aprire un percorso capace di rafforzare le iniziative di chi in città già si sta confrontando con queste questioni e allo stesso tempo di affrontare il problema più generale del welfare e della riqualificazione dei servizi, del reddito di cittadinanza e delle forme di indebitamento. In questa prospettiva si colloca anche la generalizzazione dello sciopero del 6 maggio, convocato dalla Cgil con modalità insufficienti e tardive.

E’ importante discutere insieme di come si può affrontare a livello cittadino questa scadenza, con la consapevolezza allo stesso tempo che occorre guardare oltre il 6 maggio e cominciare a porre le basi per la creazione di uno spazio pubblico attraverso il quale riuscire a connettere esperienze e aprire delle vertenze da vincere in città.

Assemblea pubblica martedì 19 aprile – ore 18:00 – Salaborsa

Bartleby, Vag61, Collettivo Utopia, Ricercatori Precari, Bibliotecari Necessari, Ensemble Concordanze