Attualità

Il 15 sciopero della logistica: “Stesso contratto per tutti”

I comunicati di Si Cobas, Adl e Confederazione Cobas sull’astensione dal lavoro proclamato per mercoledì 15 maggio’013: braccia incrociate per 24 ore a partire dalle ore 6.

13 Maggio 2013 - 18:40

L’assemblea interregionale dei delegati sindacali S.I. Cobas e A.D.L. Cobas riunitisi il 19 aprile a Bologna, in relazione alla vertenza sul rinnovo del CCNL di settore (trasporto merci e logistica) scaduto il 31/12/12 e alle condizioni lavorative effettivamente esistenti nei vari magazzini, rivendicano l’applicazione di medesime condizioni contrattuali indipendentemente dalla committenza di riferimento e dalla cooperativa/società di appartenenza.

La difesa della condizione e del salario degli operai passa attraverso l’unità dei lavoratori e la piattaforma elaborata dalle nostre OO.SS. sintetizza gli obiettivi sindacali di settore.

Al silenzio delle controparti riguardo la nostra piattaforma e le nostre richieste d’incontro, l’assemblea decide formalmente l’immediata apertura dello stato di agitazione in tutti i magazzini con iniziative sindacali senza preavviso nei tempi e nei modi che i lavoratori riterranno più opportune e l’indizione di 24 ore di sciopero unitario da effettuarsi a partire dalle ore 6:00 di mercoledì 15 maggio 2013.

S.I. Cobas
Adl Cobas

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15 MAGGIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE E SCIOPERO DELLA LOGISTICA.
CONTINUA LA LOTTA PER UN CONTRATTO DEGNO.
Il 22 marzo scorso vi è stata una grande giornata di sciopero e lotta che ha interessato molte province e regioni, dal Friuli, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna e al Lazio, con scioperi e picchetti che hanno coinvolto decine dei principali poli della logistica.
Il motivo della giornata di lotta del 22 marzo era stato l’assoluta indisponibilità delle associazioni padronali ad accettare un tavolo di trattativa per discutere della piattaforma per il rinnovo del CCNL uscita da decine di assemblee dei lavoratori delle cooperative che operano all’interno della logistica.
Il 22 marzo migliaia di lavoratori hanno dimostrato con la lotta che non accettano che altri ( CGIL, CISL e UIL) che non li rappresentano, decidano a Roma sulla loro pelle andando a firmare un accordo che non è mai stato discusso e condiviso.

Dopo il 22 marzo avevamo inviato un documento ai singoli corrieri (Bartolini, TNT, SDA, GLS, ecc.) chiedendo formalmente una loro disponibilità ad incontrare una delegazione di Si Cobas, ADL Cobas e dei lavoratori, sia in forma congiunta, sia singolarmente , per verificare se vi era la possibilità di avviare un confronto che portasse a qualche risultato concreto sulla base della piattaforma presentata. Avevamo anche posto una scadenza per avere una risposta nella data del 19 aprile, data nella quale si è tenuta l’assemblea dei delegati della logistica . Fino a quella data e a tutt’oggi, gli unici riscontri che abbiamo avuto sono state alcune telefonate informali con le quali ci veniva comunicato che la loro associazione di categoria aveva espresso parere negativo ad aprire un tavolo di trattativa e che, di conseguenza, non vi era neppure la disponibilità di ogni singolo corriere ad incontrarci.

E’ sulla base di quello che è successo fino al 19 che l’assemblea dei delegati ha rilevato la necessità di dare una nuova risposta alla indisponibilità ad aprire la trattativa. Visto che gli incontri con i singoli corrieri relativi ad ogni magazzino, già si fanno, è evidente che il rifiuto ad incontrarci per affrontare le richieste presentate con la piattaforma di lotta, per l’insieme dei magazzini di ogni singolo corriere, deriva da una scelta ben precisa, condizionata anche dalle pressioni, oltre che delle associazioni di categoria, anche dai sindacati confederali presenti al tavolo a Roma, dettata dalla volontà di non legittimare su un terreno generale la mobilitazione sindacale che abbiamo avviato.

In questo senso l’assemblea ha deciso di dichiarare l’apertura immediata dello stato di agitazione e la volontà di arrivare ad una nuova scadenza di lotta da effettuarsi il giorno 15 maggio che dia continuità allo sciopero del 22 marzo e che apra anche un nuovo percorso di lotta che si prefigge di mettere sotto pressione ogni singolo corriere, costruendo nel prossimo futuro anche scioperi di filiera che siano in grado di bloccare la circolazione delle merci in modo articolato.

Lo vogliamo dire chiaramente alle nostre controparti che i lavoratori non hanno alcuna intenzione di fermarsi in relazione al percorso avviato, sia che venga firmato il contratto nazionale, sia che non venga firmato. Abbiamo sufficiente pazienza, determinazione e fantasia nel procedere con la lotta che ci consentirà di durare tutto il tempo necessario per riuscire, alla fine, di portare a casa i risultati voluti.

Le lotte hanno indicato una prospettiva oramai irrinunciabile:
il progressivo smantellamento del sistema di sfruttamento basato sulle cooperative.
Lo sanno bene anche i committenti e pensiamo che sarebbe poco intelligente da parte loro coltivare la speranza che questa prospettiva possa essere fermata. In questo senso, rinnoviamo la richiesta di accettare il terreno del confronto ed avere relazioni sindacali con noi corrette onde evitare danni economici “collaterali”, solo per avere voluto testardamente evitare di aprire il tavolo di trattativa.

Sì Cobas
Adl Cobas
Confederazione Cobas

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MERCOLEDI’ 15 MAGGIO
SCIOPERO DI 24 ORE
DEL SETTORE DELLA LOGISTICA

Questo sciopero intende proseguire con le lotte, dopo la riuscita del grande sciopero del 22 marzo con blocchi nei magazzini dal Friuli, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna e al Lazio.
Contro il rifiuto delle associazioni padronali ad accettare un tavolo di trattativa con i sindacati di base per discutere della piattaforma per il rinnovo del CCNL uscita da decine di assemblee dei lavoratori delle cooperative che operano all’interno della logistica.
Contro cgil cisl uil ugl che invece intendono accordarsi per un contratto nazionale peggiorativo dell’attuale.

PER UN RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE MIGLIORATIVO E PER FARLA FINITA CON LE COOPERATIVE E I SUBAPPALTI.
ADL Cobas – Si-Cobas – Conf. Cobas condividono una piattaforma alternativa di rinnovo del contratto nazionale, condivisa da centinaia di lavoratori della logistica che l’hanno votata nelle assemblee nei vari territori.
Il 19 aprile l’assemblea dei delegati sindacali della logistica dei sindacati di base ha deciso i proseguire la lotta dichiarando l’apertura immediata dello stato di agitazione e lo sciopero del 15 maggio.

Le lotte hanno indicato una prospettiva oramai irrinunciabile:
il progressivo smantellamento del sistema di sfruttamento basato sulle cooperative.
Lo sanno bene anche i committenti e pensiamo che sarebbe poco intelligente da parte loro coltivare la speranza che questa prospettiva possa essere fermata.
In questo senso, rinnoviamo la richiesta di accettare il terreno del confronto ed avere relazioni sindacali con noi corrette onde evitare danni economici “collaterali”, solo per avere voluto testardamente evitare di aprire il tavolo di trattativa.

FACCHINI, CORRIERI, LOTTATE UNITI PER AVERE UN NUOVO CONTRATTO NAZIONALE CHE MIGLIORI LE ATTUALI CONDIZIONI DI LAVORO ED IL SALARIO, CONTRO I CONTINUI CAMBI DI APPALTO E PER LA GARANZIA DI MANTENIMENTO DEL POSTO DI LAVORO IN CASO DI CAMBIO APPALTO, PER ELI MINARE LE COOPERATIVE CHE SFRUTTANO MAGGIORMENTE I LAVORATORI SOCI.

ADL Cobas
Si-Cobas
Conf. Cobas