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Il 14 Làbas in piazza: “Difendiamo un bene comune”

Ad un mese dall’occupazione dell’ex caserma Masini in via Orfeo, Làbas dà appuntamento venerdì 14 dicembre’012 alle 16,30 in piazza Nettuno. Pubblichiamo il comunicato ed il programma di questa settimana.

10 Dicembre 2012 - 17:23

Per una Bologna libera e pensante, per un Natale contro la crisi.
Riappropriamoci di ciò che è nostro.

Dopo un mese di occupazione dell’ex caserma Masini, Làbas è riuscita a tracciare nuovi schemi, è riuscito a rompere linearità e ha cambiato la geografia di Bologna. Non solo uno spazio abbandonato e lasciato al degrado è stato riaperto alla città, ma una potenza costituente sta prendendo forma. L’ex caserma Masini e’ diventata un bene comune, da difendere, da conquistare e con progetti, gestione e riqualifica dello spazio da portare avanti insieme a tanti. L’ex Caserma Masini diventa un esperimento: attraverso la riappropriazione è possibile ridare vita a uno spazio, riconsegnarlo alla collettività, è possibile trasformare un luogo abbandonato in uno spazio comune.

L’ex Caserma Masini, via Orfeo 46, non può essere chiusa con nessuno sgombero, pensando di risolvere una volta per tutte la situazione, ma deve essere pensata come un modo per aprire contraddizioni e nuovo modo di vivere la città di Bologna, che sempre più viene sottratta di spazi collettivi per svenderli ai privati, o peggio ancora per chiuderli, come nel caso dell’ex caserma Masini. Quale progetto hanno le istituzioni cittadine su questo spazio? Nessuno. Chiuderla e lasciarla in uno stato di abbandono totale per altri dieci anni? Dopo due aste andate a vuoto, svenderla a qualche privato, che non é assolutamente interessato a investire tempo e denaro in un’area abbandonata e dismessa? Oppure cominciamo sul serio a rimettere al centro dell’agenda bolognese cultura e servizi per i cittadini, e cominciare a pensare una progettualità nuova per vivere Bologna in maniera libera e senza divieti inutili? Vogliamo dare continuità a progetti concreti sull’ex Caserma Masini, e più in generale sulle aree dismesse, che devono nascere dal basso, dalla condivisione e dalla cooperazione sociale dei cittadini? Quale futuro vogliamo per questa città?

Non possiamo essere gestiti come un problema di ordine pubblico, sprigioniamo potenza dentro e fuori questo luogo, in città, per le strade, per le piazze, negli spazi occupati, nelle università, nelle scuole. Non ci potrete recintare in un angolo: noi viviamo la città, la rendiamo ricca ogni giorno.

Abbiamo occupato questo spazio perché pensiamo e siamo convinti che soltanto pratiche come questa possano aprire percorsi costituenti.

Làbas non si limita allo spazio fisico: la connessione dei tanti che vivono, attraversano, costruiscono questo spazio, sprigiona potenza nella citta’.

L’ex caserma Masini liberata e occupata da Làbas si intreccia tra spazio da difendere, riqualificare e riconquistare, e spazio politico e sociale da rilanciare in città, scuole e università.

Un laboratorio contro la crisi che vive in via orfeo 46 ma che si ritrova nelle strade di Bologna, nelle assemblee, nelle scuole superiori, nelle facolta’. Sperimentiamo linguaggi e nuovo modo di stare insieme per costruire un’alternativa alla crisi, agiamo pratiche conflittuali per cambiare l’esistente.

Nonostante abbiamo cominciato a riappropriarci della ricchezza che produciamo ogni giorno, il nostro essere choosy, ci spinge a non accontentarci, e vogliamo aggiungere un altro tassello al puzzle che stiamo componendo tutti insieme.

Sappiamo, ancora, che fino a qui non va bene.

Alla miseria del presente, alla povertà a cui vorrebbero lasciarci, noi rispondiamo con la ricchezza che vogliamo sprigionare in città partendo dal mettere in relazione attraverso questo laboratorio quella generazione “no future” che incontrandosi, cercando insieme delle risposte, si riprende il proprio presente e costruisce il proprio futuro.

Dall’occupazione del 13 novembre, al 14N con “toma la huelga”, dal blocco delle casse alla Coop, al corteo antifascista contro Casa Pound, dal 24N perché studiare sia un diritto e non un lusso, all’apertura della campagna contro l’Atc (oggi Tper), l’azienda di trasporti cittadini che fa pagare cifre esorbitanti per un biglietto, dalla partecipazione e complicità con le tante scuole occupate, alle assemblee nelle scuole, in università, nel nostro spazio, dalla biblioteca di Làbas e la sua aula-studio, ai workshop che portano la potenza esplosiva dall’ex caserma Masini alla città: stiamo ridisegnando nuove mappe di una città “libera e pensante”.

Ed è per questo che vogliamo lanciare alla città un’altra sfida: che il 14 proprio la Bologna “libera e pensante” si riprenda ciò che li spetta.

Non ci stiamo ad accettare il ricatto della crisi che ci vorrebbe tutti più poveri e senza diritti. Pezzo dopo pezzo ci riprenderemo tutto.

E non ci prenderete mai.

Làbas

APPUNTAMENTO ORE 16.30 PIAZZA DEL NETTUNO

VENERDì 14 DICEMBRE 2012

Dopo un mese di occupazione dell’ex caserma Masini difendiamo e costruiamo questo bene comune!

RIAPPROPRIAMOCI DI CIO’ CHE E’ NOSTRO!

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Manda le tue letterine a labas.bo@gmail.com

BABBO NATALE IS COMIN’…

> Il programma di questa settimana a Làbas: pdf