Acabnews Bologna

I collettivi sfidano la destra: “No ai Cie, via i razzisti, con le lotte dei migranti” [comunicati in aggiornamento]

Da spazi sociali e realtà autorganizzate una chiamata plurale per manifestare in via Mattei, sabato 7 gennaio’017 alle 10,30: l’appuntamento è in contemporanea con quello lanciato ieri da Forza Italia.

05 Gennaio 2017 - 15:27

Cie via Mattei (foto Luciano Nadalini)All Refugees are Welcome – Fuori i razzisti da Bologna

La morte di Sandrine Bakayoko nel cpa di Cona ha riportato a galla tutta la violenza, gli abusi e la disumanità del sistema italiano di accoglienza. Non si può morire così e la giusta rabbia degli altri migranti è stato il gesto di rifiuto di questa condizione di sofferenza. Piuttosto che aprire nuovi lager etnici come i Cie, servirebbe dar vita a politiche di accoglienza diffusa che sappiano valorizzare le esperienze locali e auto-organizzate che invece giorno dopo giorno contribuiscono a costruire una Europa diversa. Dopo la morte di Sandrine circa 100 migranti del cpa di Cona sono stati trasferiti all’hub di Bologna.

Invece di interrogarsi a fondo sulle cause della morte di una ragazza innocente, professionisti del razzismo come Galeazzo Bignami hanno provocatoriamente lanciato per sabato un presidio in via Mattei. Questo sciacallaggio sulle sofferenze di chi scappa da guerre e miseria è inaccettabile. Bologna è città libera e accogliente, gli unici non ammessi sono i razzisti e i fascisti. Per questo come Tpo e Làbas lanciamo insieme ad altre realtà cittadine un contro-presidio per sabato alle 10:30 in via Mattei e invitiamo tutta la Bologna accogliente e solidale a partecipare.

Tpo
Làbas

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Contro Cie e business dell’accoglienza sosteniamo la giusta rabbia dei migranti di Cona

Non abbiamo fatto in tempo a distinguere i contorni del piano di apertura di “un Cie in ogni regione” promosso dal neoministro Minniti, che abbiamo dovuto rivolgere la nostra attenzione sul centro di prima accoglienza di Cona, e sulla morte di una venticinquenne che tutto lascia pensare sia dovuta a un grave ritardo nel chiamare i soccorsi: la telefonata è partita alle 13, ma il decesso è stato datato dall’autopsia alle nove di mattino. Di questo si parla pochissimo, e in secondo piano passa anche la storia di in un centro noto per gravi mancanze igieniche, scarso rispetto della dignità delle persone, oggetto dell’ennesima inchiesta giudiziaria per le ruberie delle coopeerative appaltatrici, mentre la giusta rabbia delle compagne e dei compagni della donna (rivolta a oggetti e strutture, mentre nessuna persona è stata toccata) passa nel dibattito pubblico per un atto pressoché terroristico.

E’ cavalcando questo allarme che Forza Italia ha annunciato una manifestazione per sabato in via Mattei, dove alcuni dei migranti di Cona sono stati trasferiti. Ma davanti all’ex caserma Chiarini andremo anche noi, sabato mattina alle 10.30, insieme a tante e tanti compagni antirazzisti, per rispedire al mittente ogni strumentalizzazione xenofoba, così come ogni discriminazione e limite alla libertà di movimento di tutti i migranti (che fuggano da guerre o miseria non ci interessa proprio), e denunciare un sistema che trasforma l’accoglienza in un business feroce e disumano.

Vag61 – Spazio libero autogestito

 

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7 gennaio: solidarietà alle/ai migranti rinchius@ nell’HUB di via Mattei!

Per sabato 7 gennaio lanciamo un presidio insieme ad altre realtà autorganizzate cittadine per portare la nostra solidarietà alle e ai migranti reclusi di fatto nell’hub di Via Mattei, e per dare una risposta alle provocazioni dei cripto-fascisti di Forza Italia, l’indecente Galeazzo Bignami in testa, che per quel giorno hanno annunciato nello stesso posto una manifestazione razzista contro le persone giunte ieri dal Cpa di Cona. I recenti fatti testimoniano ancora una volta la vergognosa gestione del sistema dell’accoglienza: ecco che appena qualcun@ tenta di far emergere la situazione e di ribellarsi a quelle condizioni infami, subito si alzano le voci della classe politica al completo – dal Pd a Forza Nuova – che ha tutto l’interesse di cavalcare quella paura fomentata con la manipolazione delle informazioni e con anni di politiche migratorie disumane, e che dai Cpt ai Cie al sistema hot spot non hanno mai visto cambiare la logica di fondo: il ricatto del permesso di soggiorno, il razzismo istituzionale della Bossi-Fini e i grandi interessi economici che si mascherano dietro il sistema accoglienza.

Alle dichiarazioni del Ministro Minniti e di altri politicanti sulla possibile riapertura dei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie), ai fascisti Bignami &C. rispondiamo con la lotta e la solidarietà con le/i migranti!

Non viviamo più come schiave/i!
7 gennaio h 10.30 in Via Mattei

Collettivo Exarchia

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Sabato 7 h.11 in via Mattei presidio solidale con i migranti che lottano

La vicenda della morte di Sandrine nel centro di prima accoglienza di Cona e della rivolta che ne è seguita si estende a un altro luogo di controllo e sopraffazione: l’ex cie di Bologna, ora hub regionale, in via Mattei. Ieri meno di cento migranti sono stati trasferiti dalla base militare di Cona alla struttura bolognese. Nel clamore mediatico e nell’ampio dispiegamento delle forze dell’ordine si è fatto spazio uno striscione che ha il nostro sostegno: “Non siete soli, solidali con chi si ribella!”.

Crediamo sia più che necessario tornare davanti all’ex cie per esprimere il nostro sostegno verso i migranti trasferiti, convinti che l’operazione non sia altro che una seconda punizione per chi ha espresso la propria rabbia verso condizioni di vita inaccettabili: da un luogo disumano come la base di Cona i migranti sono stati spostati forzatamente in una struttura dove si ritrovano le stesse condizioni: sovraffollamento (700 persone per 270 posti!), cibo scadente, isolamento geografico, alienazione, assenza di libertà nelle scelte quotidiane e nei programmi di vita.

Ci ritroveremo, quindi, insieme ad altre realtà solidali, sabato alle 11 in via Mattei, in opposizione al presidio xenofobo organizzato dai partiti politici che fanno del razzismo la loro bandiera. Saremo di fronte all’ex cie per parlare con le persone che in questo periodo buio dell’Europa subiscono in prima persona le privazioni della cosiddetta accoglienza e la minaccia costante dell’espulsione. Sabato, inoltre, sarà la prima occasione per affermare un secco NO collettivo ai progetti governativi di riapertura di un centro di identificazione ed espulsione in Emilia Romagna. Né attraverso il carcere amministrativo che punisce chi non ha commesso nessun reato, né con altri mezzi (hub, hotspot, cara, falso umanitarismo, deportazioni) accettiamo la privazione della libertà dei e delle migranti!

Bologna NoBorders

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Sabato mattina anche Social Log insieme ai movimenti sociali della città sarà all’ex caserma Chiarini di via Mattei alle 10.30, per dare sostegno e solidarietà a chi è recluso dentro quella struttura dopo essere stato trasferito dall’altro lager di Cona in seguito alla rivolta seguita alla tragica morte di Sandrine Bakayoko.
E’ necessario in questi tempi dove tra inviti a riaprire i CIE, messa al lavoro coatto, business dell’accoglienza e invocazione di espulsioni e respingimenti, la parte della città che è solidale ai migranti contro ogni confine ed ogni guerra assassina manifesti la sua vicinanza a chi subisce con durezza sulla propria pelle le politiche del governo italiano e della Fortezza Europa.

Social Log Bologna

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Cogliamo e rilanciamo l’appello: Asia-Usb insieme ai movimenti sociali della città sabato sarà all’ex caserma Chiarini di via Mattei alle 10.30 in solidarietà ai migranti. Per ribadire il nostro NO a tutte le forme di coercizione e di assoggettamento ai danni di chi vive la povertà. Diventa sempre più necessario contrastare e combattere tutte le forme di internamento e controllo ai danni dei ceti popolari: dai dormitori per i senza casa passando per le prigioni fino ai CIE tutte queste mura devono essere abbattute immediatamente per garantire libertà e giustizia sociale.
Solidarietà ai migranti in rivolta e a tutti i reclusi.

No dormitori, no prigioni, no Cie

Casa e reddito per tutti

Asia-Usb Bologna

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Per i diritti e la libertà dei profughi

Aderiamo l’appello alla mobilitazione insieme ai movimenti sociali della città per l’iniziativa di sabato prossimo davanti all’ex caserma Chiarini di via Mattei alle 10.30 in solidarietà ai migranti.

Ribadiamo il nostro NO a tutte le forme di coercizione e di assoggettamento ai danni di chi vive la povertà.

Diventa sempre più necessario contrastare e combattere tutte le forme di internamento e di controllo verso i settori popolari.

Dentro e intorno ai centri d’accoglienza sono già troppo evidenti la privazione di diritti e dignità e lo stesso sfruttamento dei profughi e degli operatori sociali.

Non abbiamo sicuramente il bisogno di ritornare ad aprire altri Centri di identificazione e di espulsione, che rappresentano un problema e non una soluzione della drammatica situazione.

Già ora invitiamo tutti e tutte alla giornata di mobilitazione di sabato 14 gennaio con tutte le associazioni, movimenti, forze sociali e laiche antirazziste a Cona (Venezia) e in tutti i territori per Sandrine Bakayoko e per i diritti e la libertà dei profughi.

Usb

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Per Sandrine

Inizia il nuovo anno della losca amministrazione della giunta Merola bis. Come inaugurare l’anno se non offrendo la città come sede per mandare in onda l’osceno epilogo dell’assassinio di Coma?
Qualcuno voleva un voto antifascista ed ecco di nuovo il PD, che a pochi giorni dalla ventilata ipotesi di ridare vita al Cie di Via Mattei, ne approfitta facendo da spalla alla pratica disumana, e ormai sistemica, dell’incarcercazione dentro luoghi che ricordano proprio quel passato che Merola e compagnia bella non mancano mai di citare per ripulirsi la faccia!

Contro ogni fascismo e ogni razzismo…NO BORDERS NO CIE

Diamo appuntamento sabato 7 alle ore 10e30 davanti all’ex-caserma Chiarini in Via Mattei

Hobo

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Domani (sabato, ndr) in via Mattei – Per i diritti di tutti

Da anni sosteniamo che l’ operato di chi si occupa di accoglienza andrebbe sottoposto a un sistema di controllo gestito dalla società civile, che i bilanci stratosferici delle cooperative dovrebbero essere giustificati e, in assenza di veri risultati le cooperative dovrebbero essere sanzionate. Il sistema di potere, controllo, speculazione e omertà costruito attorno all’ accoglienza ha due obiettivi e un responsabile.

Il primo obiettivo è il solito: trasferire quantità consistenti di risorse pubbliche nelle tasche dei soliti compiacenti vassalli elettorali. Il secondo è appena un po’ meno visibile: creare una nuova leva di lavoratori che riempia le voragini demografiche delle fortezza Europa e che, educata alla sofferenza e al disprezzo, sia disponibile ad accettare qualsiasi condizione occupazionale fungendo, inoltre, da strumento potente di ricatto per tutti gli altri lavoratori ai quali sottrae quel poco che resta di contrattualita’ sindacale.

Il responsabile è, soprattutto nella nostra, città il Partito democratico, che, mandando avanti al solita destra cacciarona, continua a tenere saldamente in mano le redini politiche e gestionali dei sistemi di accoglienza ben sapendo che, attraverso essi si sta disegnando un nuovo sistema sociale.

WE ARE HERE AND WE WILL FIGHT FOR FREEDOM EMPLOYMENT AND EVERIBODY’S RIGHTS.

Cispm

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Il Laboratorio Smaschieramenti si unisce alla lotta delle e dei migranti e alle realtà solidali contro la riaperture dei Cie.

Come lesbiche, trans*, gay e transfemministe ribadiamo la nostra opposizione alle retoriche razziste della civiltà, in nome della quale troppo spesso negli ultimi anni il movimento lgbt mainstream ha rivendicato briciole di diritti, supportando di fatto narrazioni e immaginari islamofobici e xenofobi. Anche la violenza contro le donne è stata strumentalizzata da più parti per rappresentare il maschio migrante come unica incarnazione di una cultura patriarcale e retrograda. Il discorso politico e mediatico proietta sui migranti la minaccia sessista e transomofoba alle libertà e ai diritti di gay, lesbiche e trans per mascherare il proprio eterosessismo strutturale e per neutralizzare le rivendicazioni e le lotte transfemministe e froce. Oggi mentre in tutta Europa queste retoriche vengono mobilitate per legittimare la riapertura dei Cie e le politiche di espulsione, noi ribadiamo che la violenza contro le donne e tutte le soggettività eccentriche non ha nazione e che la si combatte con la complicità alle lotte di autoderminazione dei\delle migranti e costruendo reti transnazionali dal basso contro la violenza del maschile egemonico.

La violenza degli apparati di stato contro le donne migranti è testimoniata dalla morte di Sandrine Bakoyoko nel Cpa di Cona, ennesimo tragico episodio che svela le falle del sistema italiano ed europeo che quotidianamente costringe le/i migranti in condizioni disumane e reprime qualsiasi forma di autorganizzazione. In questo contesto, sono grottesche e palesemente false, le dichiarazioni trapelate dal ministero dell’interno, per le quali l’80% dei richiedenti asilo si dichiarerebbe omosessuale: dimostrazione di quanto la deriva omonazionalista – intesa come inclusione differenziale e vittimizzante di omosessuali, lesbiche e trans nel quadro nazionalista – sia ormai affermata anche in Italia.

Aderiamo quindi al presidio di solidarietà in via Mattei, sabato 7 gennaio alle 10.30 e invitiamo tuttu a partecipare.

Laboratorio Smaschieramenti