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Hobo: “Stanotte ci siamo ripresi la zona universitaria”

Dopo l’intervento della polizia in strada Maggiore e Filippo Re, “partecipatissima festa davanti al rettorato”. E martedì 6nuovo appuntamento a Scienze politiche. Oggi ancora camionette in zona universitaria e inizia l’Alma Riot Fest del Cua.

30 Settembre 2015 - 13:07

20150930_110448-1“Ieri sera il folle spettacolino poliziesco del questore Coccia ha toccato l’apice della farsa”, scrive Hobo dopo gli interventi della polizia a Scienze politiche e al campus di Filippo Re. “Intorno alle 18 svariate camionette cariche di celerini guidati dagli agenti della Digos- racconta il collettivo- hanno fatto irruzione a scienze politiche, trascinando fuori degli studenti e chiudendo la facoltà. Tutto questo per impedire preventivamente lo svolgimento di una normale festa studentesca programmata da tempo. Mezz’ora dopo lo stesso spiegamento di forze (cioè dei nostri soldi) è stato utilizzato per chiudere il campus di Filippo Re e trascinare fuori gli studenti presenti. Ma se pensavano di cacciarci dai nostri spazi e impedirci le quotidiane attività sociali e aggregative, si sono sbagliati di grosso. Mentre la notizia circolava attraverso il passaparola e la rete, in molte e molti ci siamo radunati in piazza Puntoni, per riprenderci tutt@ insieme la zona universitaria. Al ritmo del sound, abbiamo fatto una partecipatissima festa notturna in via Zamboni, di fronte al rettorato, ancora una volta responsabile politico insieme alla questura dell’aggressione agli studenti. Un’aggressione tanto vile quanto fallimentare, perché ancora una volta ci siamo riappropriati di ciò che é nostro”.

Hobo non si ferma a quanto successo ieri: “Per ricacciare indietro le provocazioni di questura e sacra famiglia Pd, per liberare la zona universitaria, costruiamo tutte e tutti insieme un grande appuntamento a Scienze politiche martedì 6 ottobre a partire dalle ore 17. Riprendiamoci l’università, cacciamo da Bologna il governo della paura, ovvero un governo che crea paura perché di paura ne ha tanta. Avanti tutta!”.

Nel frattempo va segnalato che la zona universitaria risulta presidiata dalle forze dell’ordine anche stamattina: in piazza Puntoni sono presenti tre blindati e numerosi agenti.

Proprio oggi è previsto l’inizio dell’Alma Riot Fest promossa dal Cua, con tre giorni di iniziative sparse tra il 32, via Zamboni, piazza Scaravilli e piazza Verdi: “Vogliamo godere del nostro tempo, vogliamo decidere noi delle nostre strade e delle nostre piazze, battere un tempo diverso dalla morta ritualità accademica. Autonomamente, da studenti e studentesse stanchi e stanche di essere la pedina di questo o quel rettore, da spostare da una parte all’altra della città a seconda delle esigenze economiche. Ordinanze, ronde, comitati di leghisti che pretendono di determinare le nostre vite con interrogazioni razziste a palazzo D’Accursio. Loro in 4 noi in 80.000. Il Comune in piazza Verdi ha saputo soltanto portare la polizia, le telecamere, la sua vernice arancione morta e silenziosa. E’ ora di dire basta, la zona universitaria vive ed esprime un’eterogeneità di comportamenti e stili incompatibili, uomini e donne che subiscono la crisi da otto anni. Delle nostre mura, delle nostre strade, delle aule dove ci sediamo per ore al giorno da anni, di tutto ciò vogliamo decidere noi, conformemente ai nostri bisogni e desideri. L’autogestione di questo grande spazio deve essere il nostro sogno comune. Alma riot fest, dopo Batti il tuo tempo e Piazza letteraria, non è assolutamente la prima occasione, qualcosa di simile ad un inizio”.