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Gli studenti dell’Isart in occupazione

Cas: “Modo per rifiutare la riforma e proporre un tipo di scuola diverso, mirato a creare spazi di confronto, socialità e crescita”. Mercoledì se ne discute anche al Minghetti.

24 Novembre 2015 - 16:36

ffStamattina è cominciata l’occupazione dell’Istituto artistico. Dal Facebook del Cas: “Quest’anno, dopo un autunno carico di mobilitazioni studentesche, gli studenti e studentesse dell’ Isart hanno ritenuto che fosse necessario mettersi in gioco ancora una volta. Dimostrando che ripudiano le politiche attuate da questo governo, vogliono ribadire che non sono disposti ad accettare riforme come la ‘Buona Scuola’, il cui scopo è solo ed unicamente quello di spolpare la carcassa della scuola pubblica. Inoltre, con questo gesto intendono proporre un tipo di scuola diverso, mirato a creare spazi di confronto, socialità e crescita”. Gli studenti hanno deciso di occupare “per esprimere il loro totale dissenso nei confronti di una riforma scolastica che di ‘Buono’, ha solo il nome; per la mancanza di fondi; per la mancanza di materiali, per evidenziare le problematiche e le carenze edilizie, con cui sono costretti a convivere ogni giorno; per richiedere spazi di confronto e convivialità; per il fatto che alcuni docenti siano costretti a insegnare materie per cui non hanno studiato a causa del trasferimento di personale; per la mancanza di materiali,  per ottenere la libertà di uscita (se necessaria) per i maggiorenni. Inoltre, invitano le altre scuole a impegnarsi a loro volta. Con lo scopo di creare un eco forte, per fare arrivare i questi contenuti alle orecchie di chiunque”.

L’esempio dell’Isart potrebbe presto essere seguito da altre scuole. Il collettivo del Minghetti ad esempio scrive su Facebook: “Ieri in collettivo abbiamo inizialmente discusso su come andare ad attuate la nostra protesta, avendo appurato come i precedenti tentativi portati avanti da studenti anche insieme ad alcuni professori, come ad esempio un flash mob mattutino in piazza maggiore la cui autorizzazione è stata negata dal dirigente scolastico. Abbiamo quindi stabilito di proseguire con la proposta di un’occupazione che porteremo con forza nell’assemblea d’istituto di questo mercoledì, per cui abbiamo già stilato un programma che esprima i punti su cui vogliamo soffermarci con questa protesta, sia riguardo le cause scatenanti sia gli scopi che vogliamo raggiungere”.