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Gli operai del clamoroso ‘no’ alla Gd: “Accordo bocciato, se ne prenda atto”

Il Comitato dei contrari all’intesa siglata da Fiom, Fim e Uilm: “Chiediamo di ritirare la firma e condividere nelle assemblee le modifiche”. In Tper, intanto, i due lavoratori sospesi rischiano il licenziamento e continuano gli scioperi.

12 Ottobre 2017 - 11:51

“L’accordo è stato bocciato. Ne prendano atto Fim-Fiom-Uilm, ne prenda atto l’Rsu. Chiediamo loro di ritirare la firma, condividere nelle assemblee le modifiche all’accordo e chiedere la riapertura della trattativa”. E’ il messaggio diffuso dai lavoratori della Gd dopo il clamoroso risultato del referendum con cui metà dei dipendenti della più grande fabbrica metalmeccanica di Bologna hanno detto no (con il sostegno dell’Usb) all’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto aziendale siglato da Fiom (Cgil), Fim (Cisl) e Uilm (Uil). I lavoratori contrari, che hanno dato vita ad un Comitato per il no all’accordo, ne hanno parlato ieri con una conferenza stampa convocata davanti ai cancelli dello stabilimento. La consultazione si è conclusa con 708 voti contrari e 735 favorevoli, quindi lo scarto è stato di sole 27 preferenze. Ma i dipendenti contrari all’intesa affermano che il referendum si è svolto “in aperta violazione delle regole democratiche”, in particolare perchè non si è tenuto conto del voto espresso via mail dai trasfertisti. Si tratta di 55 voti contrari che, secondo il comitato, andrebbero sommati agli 708, ribaltando il risultato delle urne. E sull’accordo in sè: “La piattaforma entrata nel confronto con l’azienda è diversa da quella che ne è uscita. Sono state introdotte modifiche di rilievo. Per questa azienda siamo diventati da figli a schiavi. Abbiamo proposte migliorative, vorremmo discuterne, siamo persone intelligenti. Così si affossa la partecipazione e si va verso un altro modello. Ritirino la firma e ci sediamo al tavolo”, chiedono i lavoratori, sostenendo che l’impressione data da Fiom, Fim e Uilm “è che l’accordo dovesse passare assolutamente, senza alcun tipo di dissenso”.

Sempre l’Usb fornisce un aggiornamento sulla vertenza del reparto sosta di Tper dopo che, ieri, l’assessore Irene Priolo ha incontrato i sindacati e “si è impegnata ad attivarsi nei confronti di Tper per avviare finalmente il dialogo che fin qui è di fatto mancato. Usb Lavoro Privato ha sottolineato che l’apertura di un confronto e la cessazione del conflitto in corso passano inevitabilmente attraverso il ritiro dei provvedimenti unilaterali presi da Tper, che stanno colpendo pesantemente i lavoratori. Intanto proseguiranno gli scioperi per tutto il personale del reparto sosta: 12 ottobre dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 17; giorni 13 – 14 ottobre dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 17 e turno serale ultima ora del turno (dalle 0,30 alle 1.30). Per ottenere le assunzioni necessarie a svolgere correttamente il servizio, per il rispetto del diritto a ferie e permessi, per un uso corretto della disciplina nel rispetto della dignità di chi lavora. Serve un cambio dell’atteggiamento di Tper, i lavoratori valuteranno l’esito dell’intervento promesso dall’Assessorato, consapevoli che di fronte alle continue azioni di Tper lesive della loro dignità l’unica risposta potrà essere l’intensificazione della lotta. Usb auspica che l’intervento dell’assessorato imponga a Tper l’assunzione di un comportamento più corretto nei confronti dei lavoratori e del servizio svolto”.

Le ultime novità, però, non sono buone. Sgb riferisce che ieri pomeriggio “la consulta disciplinare di Tper ha proposto il licenziamento di due operatori qualificati della mobilità, sospesi dal servizio con accuse, a nostro avviso, pretestuose e riconducibili alla situazione di conflitto che ,dalla settiamana scorsa, ha portato all’apertura dello stato di agitazione del reparto e, ad  una serie di scioperi che ha visto i lavoratori compatti  fermarsi per denunciare lo stato di disagio e di sofferenza vissuto quotidianamente e determinato, in primis dall’evidente carenza di personale, ammessa recentemente della, azienda e da uno stile di gestione del personale , a nostro avviso, decisamente fallimentare… Questa mattina (ieri, ndr) Sgb ha incontrato l’assessore Priolo per denunciare l’atteggiamento del management aziendale sordo ad ogni richiesta di confronto da parte della nostra organizzazion,e che, fin dall’inizo di questa vertenza, ha denunciato l’evidente difficoltà della dirigenza dell’azinda di trasporto bolognese ad affrontare i veri problemi del reparto, che da mesi, la nostra orgsnizzazione sindacale denuncia. Nell’incontro odierno (di ieri, ndr) l’assessore Priolo si è dimosrata interessata a comprendere le vere ragioni del disagio, ormai evidente, che vivono quotidianamente gli accertatori e i dipendenti del reparto contrassegni,  che non si spiegano perchè, nonostante i brillanti risultati di produttività ottenuti, in evidente carenza di personale, si vedono, sistematicamente bersagliati da rappresaglie aziendali in materia di ferie, permessi, e modalità di gestione che permettano una decente armonizzazione di tempi di vita e di lavoro. L’amministrazione comunale si è impegnata a farsi garante di una ricomposizione dei conflitti nell’ottica di trovare una soluzione vertenziale condivisa da tutte le rappresentanze sindacali e dalla dirigenza di Tper attraverso la convocazione di un tavolo a cui saranno invitati tutti i soggetti coinvolti.,ma solo a conclusione delle procedure in corso per l’affidamento del serizio. Abbiamo chiesto, come segno di distensione, al Comune,  di chiedere all’azienda di sua proprietà di ritirare l’ultima disposizione unilaterale che, ancora una volta, pretende di ‘normare’ la dinamica lavorativa degli operatori su strada senza tenere in alcun conto le problematiche relative a questo tipo di attività;  di presentare una proposta credibile rispetto alle ferie natalizie e, in generale, di riportare al tavolo questioni che dovrebbero essere materia di contrattazione sindacale, ma la Tper ha rispoeto, questo pomerigio, con l’ennesima provocazione, proponendo il licenziamento di due operatori, con una dinamicaa non nuova che vede lèazienda giocare la carta della paura quando non riesce ad affrontare i probemi che le si pongono nella gestione del reparto. Domani mattina (oggi, ndr) 12 ottobre, durante lo sciopero di una settimana indetto a seguito dell’indisponibilità di Tper a confrontarsi con noi, alle ore 10,30 gli accertatori si riuniranno davanti ai cancelli di Tper per chiedere alla Presidente Gualtieri di fermare questa escalation di conflitto, non sottoscrivere il licenziamento de collrghi e disporsi, finalmente, ad ascoltare le ragioni dei lavoratori. Invitaiamo la stampa a partecipare”.