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“Genova, sappiamo chi è stato”, sanzionata Benetton

La scritta apparsa nella notte sul negozio di abbigliamento in via Rizzoli a firma Noi Restiamo: “La realtà ci dimostra cosa vuol dire affidare a un privato la gestione di beni e servizi di interesse pubblico”.

22 Agosto 2018 - 15:11

“I responsabili della tragedia del ponte Morandi hanno un nome preciso”, secondo Noi Restiamo Bologna, che dalla sua pagina Facebook spiega le ragioni della scritta apparsa sulle vetrine del negozio di abbigliamento del gruppo Benetton, in via Rizzoli, e firmata dal collettivo. Per gli attivisti “ancora una volta la realtà ci dimostra cosa vuol dire affidare a un privato la gestione di beni e servizi di interesse pubblico. Perché per un Benetton, come per un qualsiasi altro imprenditore, la massimizzazione dei profitti passa per la riduzione dei costi. E per il ponte di Genova i conti sono facili: l’assunzione del rischio che in un imprecisato futuro potesse accadere una tragedia del genere non costava nulla, nel passato dei bilanci Benetton, rispetto all’assunzione dei costi di manutenzione e messa in sicurezza della struttura. Mantenimento dei profitti, anche a scapito della sicurezza e della qualità dei servizi. È questa, né più né meno, la ratio che sta dietro la privatizzazione. Nazionalizzazione unica soluzione”.