Acabnews Bologna

“Gaza libera, basta massacri”: i palestinesi in piazza a Bologna [foto]

Almeno trecento persone si sono ritrovate in piazza Nettuno. Nella quasi totalità erano migranti e, per ore, hanno gridato contro i raid e i bombardamenti israeliani su Gaza e per la libertà della Palestina.

13 Luglio 2014 - 19:18

Presidio Palestina - © Michele Lapini“Pietre contro carrarmati… Bambini contro soldati… fermiamo il massacro”, uno striscione bianco, fatto al volo con una bomboletta di vernice nera, è stato la scarna scenografia di un presidio per la Palestina che si è tenuto oggi pomeriggio in piazza Nettuno, nel cuore di Bologna.

Quasi trecento persone, per lo più palestinesi e migranti, hanno urlato incessantemente “libertà… libertà… Gaza libera… Palestina libera”. C’erano i vecchi militanti dei movimenti della liberazione della Palestina, a Bologna ormai da decenni, e gli studenti palestinesi sotto le Due Torri da poco tempo. Tantissimi erano pure i giovani migranti di seconda e terza generazione. Molto folto un gruppo di giovani donne e ragazze arabe che, avvolte nella bandiera palestinese e con la kefia a mo’ di sciarpa, gridavano a squarciagola: “Giù le mani dai bambini”.

La fontana del Nettuno ha fatto da palcoscenico a improvvisati maestri dei cori e a oratori che, con un semplice megafono, hanno scandito molto efficacemente le cifre degli attacchi brutali e indiscriminati dell’esercito israeliano che in questa settimana hanno martoriato la striscia di Gaza: “I raid e i bombardamenti si susseguono ormai da quattro giorni, la città è senza luce e senza acqua, sono stati colpiti l’ospedale Wafa, un orfanotrofio, un’ambulanza dell’IRC e, perfino, a nave Arca che trasportava aiuti umanitari a Gaza. Sono più di 160 le vittime dell’aggressione militare, tra cui tantissimi bambini, donne e anziani. Il numero di case, strutture sanitarie, centri ricreativi distrutti aumenta di ora in ora”.

Il presidio si è trasformato, sin dall’inizio, in un determinato momento di denuncia contro al brutalità dell’esercito israeliano. Cartelli con la foto del premier israeliano Netanyahu, con a fianco quella di Hitler, o altri, con la scritta “il vero terrorista è lo stato di Israele”, stavano a testimoniare quale fosse il clima in piazza e quanta fosse la rabbia contro le stragi a Gaza city.
Chiara anche la condanna per l’atteggiamento del governo italiano e per la fornitura ad Israele di caccia M-346 da parte di l’Alenia Aermacchi (Finmeccanica). In molti interventi è stata ribadita la volontà di continuare a chiedere giustizia per palestinesi e per i popoli oppressi.

Una prima manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese si era già svolta una settimana fa, in piazza dell’Unità, su iniziativa del Laboratorio Crash: un modo per schierarsi “al fianco della popolazione palestinese oggetto della più brutale e violenta aggressione sionista degli ultimi mesi”, recitava la convocazione del presidio, seguito da una festa dedicata alla Palestina organizzata dai bambini delle occupazioni abitative presso il Condominio Sociale Occupato di via Mario De Maria.

Il nuovo appuntamento, per quanto riguarda la città di Bologna, è martedì 15 luglio, alle ore 18, 30, in Piazza San Francesco. Le parole d’ordine della manifestazione sono la cessazione immediata dei bombardamenti su Gaza, la massima solidarietà al popolo palestinese e una condanna alla farsa mediatica che sostiene la politica israeliana.

> Gli scatti del nostro fotoreporter:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157645253905687/show/

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> L’appello per la manifestazione di martedì:

Stop bombing Gaza

Solidarietà con il Popolo Palestinese

MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014 – ORE 18,30
PRESIDIO in PIAZZA SAN FRANCESCO a BOLOGNA

L’operazione “Protective Edge”, scatenata l’8 luglio da Israele con centinaia di bombardamenti sulla Striscia di Gaza, ha ucciso in soli cinque giorni oltre 120 palestinesi dei quali molti giovani e bambini. Massacri e devastazioni a marchio israeliano sulla popolazione palestinese si ripetono ormai ciclicamente. Come nelle operazioni “Piombo Fuso” del 2008/2009 e “Colonna di fumo” del 2012, obiettivi dei bombardamenti sono ospedali, scuole e altri siti civili. I palestinesi della Striscia di Gaza sono isolati via mare e via terra, intrappolati nella loro terra con esigui mezzi di soccorso e sottomessi agli umori dell’Egitto per l’apertura di Rafah, unica via di uscita per i feriti.

“Protective Edge” è il pretestuoso epilogo, che si prospetta purtroppo di lunga durata, della rappresaglia feroce innescata dai coloni israeliani con l’omicidio di Mohammed Abu Khdeir, ragazzo sedicenne arso vivo, a seguito dell’omicidio dei tre giovani coloni israeliani. I bombardamenti su Gaza arrivano ad un mese dall’insediamento del Governo di unità nazionale palestinese e quasi in concomitanza del 10° anniversario della Sentenza della Corte Internazionale di Giustizia che, il 9 luglio 2004, ha condannato il muro israeliano nei Territori Palestinesi. Come sempre, Israele è sordo a tutte le sentenze ed agisce con il favore degli USA, arrivato puntuale anche per l’operazione “Protective Edge”, e nel silenzio complice dell’Unione Europea che si è ormai circondata da pericolose situazioni di guerra.

In Italia, mentre l’Alenia Aermacchi (Finmeccanica) rifornisce a Israele caccia M-346, le istituzioni nazionali e locali tacciono e i media ripetono il solito cliché di capovolgimento dei fatti che dipinge i palestinesi come temibili terroristi e incornicia gli israeliani nel quadro limpido di povere vittime. Questa informazione distorta dell’ennesimo massacro a danno della popolazione palestinese è in innegabile complicità con la politica israeliana.

A differenza di quanto avviene a livello istituzionale e mediatico, sono già numerose e partecipate le manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese nel mondo e in Italia alle quali ci uniamo invitando anche ad aderire alla compagna BDS (Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele.

Stop ai bombardamenti su Gaza

Stop alla farsa mediatica che propaganda la politica israeliana

Solidarietà al popolo palestinese

Solidarietà ai palestinesi in Italia

Vita terra e libertà per il popolo palestinese

> Adesioni (in aggiornamento):

Rete dei Comunisti
Comitato Palestina Bologna
Noi Restiamo
Ross@ Bologna
TPO
Comitato Ucraina Antifascista
Rete CCP
Lazzaretto
PCL
USB Bologna
Labas Occupato
Pratello R’esiste
Vag61
Coordinamento Campagna BDS Bologna
Xm24
Hobo
Primavera Urbana
Sinistra Classe Rivoluzione Bologna
PdCI Bologna
Earth Riot
SEL Bologna
Prc Bologna
Giovani comunisti Bologna