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Garibaldi 2, Priolo apre ma c’è ancora chi dorme all’aperto

Sgb dopo un colloquio con la sindaca di Calderara dà conto di aver “concordato alcune misure per dare soluzione all’emergenza” e promette: “Vigileremo sugli impegni presi e affronteremo i nodi irrisolti”.

11 Settembre 2016 - 14:29

Garibaldi2 (foto fb Sgb)Sgb ha incontrato ieri la sindaca Priolo, dopo 16 giorni di presidio in piazza a Calderara, per parlare della situazione degli sfollati dal condominio Garibaldi 2 sgomberato nei giorni scorsi. Sono state “concordate alcune misure per dare soluzione all’emergenza” ma “di fatto – commenta il sindacato in una nota – nonostante l’apertura dell’amministrazione che ha concordato con le famiglie gli appartamenti in cui si trasferiranno a breve garantendogli a spese proprie nel frattempo un albergo, ancora ieri non è stata in grado di offrire un riparo dignitoso alle persone che non hanno ricevuto proposte adeguate e soluzioni abitative lasciandoli un’altra notte a dormire sotto le stelle”.

Promette Sgb: “Vigileremo sugli impegni presi dall’amministrazione comunale, con la quale ci incontreremo nuovamente e affronteremo alcuni nodi ancora irrisolti per ciò che concerne alcune situazioni particolari ed il rapporto con le banche per coloro che erano proprietari di un appartamento e pagavano regolarmente un mutuo”.

Dunque, “alla soddisfazione per i risultati di una mobilitazione che ci ha visto in presidio permanente, manifestare per le vie del paese e sotto la Prefettura la quale ha poi assunto un ruolo fondamentale nell’intera vicenda, si affianca l’amarezza per avere constatato che si è voluto trasformare in emergenza sociale un problema che andava affrontato con il buon senso e che poteva essere risolto senza buttare in strada decine di famiglie di lavoratori con l’utilizzo delle forze di polizia, come da SGB già suggerito alla Priolo nel mese di Maggio. Su questa vicenda si è fatta molto disinformazione con alcuni giornalisti che per motivi chiaramente politici, invece di verificare
la veridicità delle veline istituzionali le hanno assunte come verità assolute. Sarebbe bastato verificare qualche carta o ascoltare i racconti degli abitanti per rendersi conto che lo sgombero è avvenuto prima che l’amministrazione comunale avesse pronte le soluzioni da lei stessa indicate nelle delibere degli anni precedenti e che questa operazione che ha tolto la casa a decine di famiglie cercando di farle passare come “criminali”, è costata ai cittadini della nostra regione diversi milioni di euro. Si è voluto utilizzare lo schema classico immigrati = illegalità che in questi anni di ignorante e dilagante populismo può forse portare a qualche voto o a qualche lettore in più ma che, facendo a pezzi la verità dei fatti concreti, trasforma le vittime in carnefici e cerca di nascondere le responsabilità di una classe dirigente incosciente”.

Si conclude il testo: “Noi, come Sgb, ci siamo battuti e continueremo a batterci contro questa politica che colpisce indistintamente i settori popolari nei propri diritti basilari come quello al lavoro e alla casa”.

Il sindacato dà infine appuntamento a un’assemblea pubblica in piazza Marconi a Calderara, domani (lunedì) alle 19.