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Fuori dai dormitori, i migranti in corteo: “Non buttateci per strada”

Da palazzo D’Accursio fino a sotto la Prefettura per chiedere di “tenere aperti i dormitori fin quando non sono state trovate altre sistemazioni”. Ma il Comune, responsabile dell’accoglienza, diserta l’incontro.

30 Marzo 2017 - 20:42

In  corteo da palazzo D’Accursio fin sotto la Prefettura di Bologna. Questa la protesta che hanno portato in strada più di un centinaio di  migranti rimasti fuori dai dormitori dopo la chiusura arrivata con la fine del Piano freddo. “Tenere aperti i dormitori fin quando non sono state trovate altre sistemazioni”, la chiara richiesta avanzata dalle persone in piazza.

Come riportato in un comunicato del Coordinamento migranti, questa l’unica risposta ottenuta dalle istituzioni cittadine: “I migranti hanno incontrato un incontro con i responsabili della Prefettura che fino a oggi stanno gestendo il percorso di accoglienza. Il Comune, responsabile della gestione dei dormitori, che aveva assicurato la presenza a questo incontro non ha inviato nessun rappresentante dimostrando, ancora una volta, l’assenza di una reale volontà di gestire una situazione che ha senza dubbio contribuito a produrre. La Prefettura ha proposto la solita soluzione: dividere i migranti tra chi ha fatto richiesta di asilo qui a Bologna e chi altrove. Per questi ultimi e per chi ha ottenuto un diniego, anche se è in attesa dell’esito del ricorso, non resterebbe che la strada. Questa soluzione è inaccettabile. I migranti in piazza lo hanno ribadito ad alta voce e la loro lotta non si fermerà qui”.

 

“Non buttateci per strada! Permesso e libertà per i migranti” è lo slogan scritto sullo striscione dietro il quale si sono mossi in corteo. Così Accoglienza Degna ha commentato a fine giornata la fallimentare soluzione istituzionale: “Le risposte ricevute oggi non sono di certo una garanzia, l’unica certezza è la chiusura del piano freddo, nel frattempo 50 richiedenti asilo rimarranno senza un riparo. Noi non ci fermeremo davanti a queste false soluzioni ma nei prossimi giorni continueremo ad organizzarci insieme ai migranti per ottenere una casa per tutti!”