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Francia / Si prepara la contestazione agli Europei di calcio

Sgomberi per fare spazio agli hotel e aumento dei controlli della polizia. L’appello da Parigi: “Non abbiamo nulla contro calciatori e tifosi, ma contro il mondo di Euro 2016, le sue strutture e i suoi sponsor”.

08 Giugno 2016 - 17:44

Paris-luttes.info Mancano pochissimi giorni al calcio d’inizio degli europei di calcio in Francia e Parigi si prepara alla contestazione del torneo. Dopo mesi di battaglia contro la Loi Travail, numerosi collettivi non sembrano mostrare segni di cedimento e lanciano l’appello contro Euro 2016: “Anche noi amiamo il calcio. Ma lo consideriamo come un gioco, non come un business, non come un elemento di marketig”.  In un comunicato diffuso su internet si legge: “Non abbiamo nulla contro i giocatori di calcio o contro i tifosi. Ce l’abbiamo contro il mondo di Euro 2016, le sue strutture e i suoi sponsor”.

Tra le ragioni che muovono la contestazione, ci sono il prolungamento dello stato d’urgenza e il conseguente controllo esasperato delle forze dell’ordine verso i manifestanti che vede numeri da capogiro: 42mila poliziotti, 30mila gendarmi, droni e telecamere di video sorveglianza. E poi ci sono le gravi conseguenze sociali. E’ dal 2010 che la Francia si prepara a questo evento. Lo stadio principale della capitale, lo Stade de France, si trova a nord nella banlieu di Saint Denis. Un quartiere che già in occasione dei Mondiali del 1998, quando vennero costruite le strutture sportive, ha subito una profonda trasformazione urbana influenzando la vita delle persone che vivono nei quartieri popolari intorno. Una pratica che pare essersi ripetuta anche per questa occasione.

Come si legge in un dossier pubblicato da Paris-Luttes, per preparare il salotto buono ed accogliere i visitatori in centro città, negli ultimi anni ci sono stati centinaia di sgomberi abitativi. E molti di questi sono avvenuti nonostante la “treve hivernale”, la legge che impedisce le espulsioni da ottobre a marzo.

Nel quartiere “Porte de Paris”, in zona nord, dopo la demolizione di diverse case, sono stati costruiti degli appartamenti di cui meno del 10% sono accessibili a chi ha una vita precaria. E il prezzo degli affitti si è impennato in maniera vertiginosa. Questo ha provocato un conseguente abbandono del quartiere da parte degli abitanti più poveri che prima lo abitavano.

Da qui l’appello alla contestazione firmato dalla sigla Calciator* o meno, e i loro amic* del comitato d’azione di Parigi : “Se i mezzi di pressione contro la Loi Travail non sono sufficienti (manifestazioni, blocchi, sabotaggi) noi li estenderemo a Euro 2016. Con gioia e buon umore, con rabbia e determinazione,per il ritiro della Loi Travail, per la fine del capitalismo e dello Stato, on delle pratiche di auto aiuto rivoluzionarie, a Bordeux, Lille, Marsiglia Parigi e ovunque, facciamo appello per la contestazione di Euro 2016 attraverso ogni mezzo che vorrete”.