Attualità

Francia / Il movimento contro la “Loi Travail” non si arresta [video]

Tre giorni di sciopero in tutto il paese, rabbia nelle piazze parigine. In provincia gli operai incrociano le braccia nelle fabbriche e i camionisti bloccano l’autostrada. La beffa: polizia protesta contro manifestanti, finisce in scontri.

18 Maggio 2016 - 19:53

Flickr @ Aubin Laratte - Loi travailE’ ancora alta la tensione tra movimento e forze dell’ordine in tutta la Francia. Dopo oltre due mesi di manifestazioni e cortei, gli oppositori alla legge di riforma del lavoro El Khomri non danno segni di cedimento e continuano la protesta. Anche questa settimana in tutto il paese sono stati proclamati tre giorni di sciopero. Per rendere l’idea di quanto sta accadendo, nella sola giornata di ieri a Parigi, si contavano almeno 55 mila persone in piazza, 200 mila in tutta la Francia. Un numero che tende a ripetersi più volte ogni settimana da oltre due mesi. E a ogni manifestazione,il copione che si ripete è quello degli studenti e dei precari che devono fronteggiare le cariche delle forze dell’ordine. Lanci di gas lacrimogeni e spari di flash ball sui manifestanti anche più giovani sono ormai all’ordine del giorno. Ma ad aver creato una grande polemica tra la folla nelle ultime ore è stato il comportamento del servizio d’ordine dei sindacati Cgt e Fo. In tanti hanno denunciato la determinazione con la quale in più di un’occasione i sindacati di sono frapposti tra forze dell’ordine e manifestanti provocando momenti di tensione.

Mentre gli scontri proseguivano ieri in piazza, il presidente della repubblica Francoise Hollande a una radio dichiarava: “La legge sul lavoro El Khomri verrà approvata, non avrò nessun cedimento”. Una posizione categorica, resa ancora più dura da quando il primo ministro Manuel Valls ha deciso di applicare l’articolo 49.3 della costituzione francese. Una norma speciale che permette al governo di poter approvare la riforma del mercato del lavoro senza passare dal voto dell’Assemblea nazionale.

Come si apprende dai siti di informazione militanti, negli ultimi giorni diverse persone appartenenti al movimento hanno avuto recapitato un divieto preventivo a manifestare. Una misura restrittiva molto grave possibile solo perché, secondo la volontà del presidente della repubblica, dal giorno degli attentati la Francia continua in stato d’urgenza. Ad ogni corteo, presidio o azione, la violenza della polizia è sempre stata forte ed ha sempre incontrato la dura opposizione dei manifestanti. Tra gli slogan più diffusi: “tout le monde déteste la police” (tutti odiano la polizia). Per questo oggi i sindacati delle forze dell’ordine hanno incrociato le braccia e i manganelli inscenando uno sciopero per sensibilizzare sulla violenza contro poliziotti. Protesta che è presto finita con uno scontro con i manifestanti e una pantera in fiamme.

Intanto, anche in provincia nelle città più industrializzate come Le Havre al nord, gli operai stanno proseguendo con i presidi ai cancelli delle fabbriche e i camionisti procedono con blocchi in autostrada.

> Il video delle proteste di martedì 17 maggio  a Parigi da Street politics: