Acabnews Bologna

Forza nuova straparla da sola

Presidio “no moschea” in una piazza San Domenico ermeticamente chiusa da blindati della polizia e reti metalliche. Nel resto della città diverse iniziative antifasciste per manifestare contro la presenza di Roberto Fiore e i suoi.

06 Ottobre 2018 - 20:50

Solito copione: piazza ermeticamente chiusa da poliziotti in tenuta antisommossa, mezzi blindati e perfino le ormai abituali grate metalliche e in mezzo a tutto, nella consueta solitudine, i militanti di Forza nuova che si parlano addosso. Dopo il comizio di qualche mese fa, Roberto Fiore e i suoi rispuntano a Bologna senza che nessuna istituzione si ponga il problema di evitare un altro comizio neofascista in centro città, anche se stavolta in piazza San Domenico e quindi in posizione più defilata rispetto a piazza Galvani come accadde prima delle elezioni. “Noi abbiamo il dovere di garantire a tutti il diritto di manifestare- ha dichiarato il questore Gianfranco Bernabei- nel rispetto della legalità, e la piazza scelta in realtà è stata l’epilogo di una trattativa che si è protratta per alcuni giorni. Abbiamo ritenuto che fosse quella meglio presidiabile dal punto di vista tecnico e quindi per noi anche più congeniale”. E il Comune? Ha fatto sapere di non essere stato coinvolto nell’iter che ha portato alla concessione della piazza: “Non essendo previsti palchi o banchetti, non serviva chiedere l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico”. Ah beh…

Stavolta il pretesto è racchiuso nello slogan “no moschea” ma, come detto e come al solito, dirigenti e militanti di Forza nuova hanno recitato per sè stessi. Al di là dello spiegamento di polizia, almeno tre le manifestazioni che hanno contestato la presenza dei camerati in città. In piazza Santo Stefano si è svolta l’assemblea pubblica organizzata dagli studenti delle superiori, mentre per le strade intorno a piazza San Domenico si è svolto un corteo antifascista non preannunciato: “Come al solito- scrive Hobo– città blindata per permettere a quattro sfigati di farsi un selfie a braccio teso. Come al solito Merola e il Pd danno le piazze ai fascisti per poi agitare la retorica frontista. Fascisti e Pd si alimentano a vicenda, entrambi vanno combattuti”. Un’altra iniziativa è scaturita dall’assemblea nazionale di Non Una Di Meno che si sta svolgendo in questi giorni sotto le Due torri. Racconta Non Una Di Meno Bologna: “Al termine della prima giornata dell’assemblea di Non Una di Meno, mentre la formazione neofascista Forza Nuova faceva un presidio con il suo leader nazionale e nazionalista Roberto Fiore con la ritrita propaganda razzista e islamofoba, le oltre 600 partecipanti femministe danno vita a un momento di gioia resistente. Porta San Donato aperta, perché vogliamo città e porti aperti, festosi e accoglienti”. Da segnalare, infine, che quando sono arrivati in San Domenico i militanti di Forza nuova hanno trovato sul sagrato della piazza decine e decine di volantini evidentemente lanciati precedentemente: riportavano frasi come “Bologna è meticcia” e “A casa nostra siamo tutte/i diverse/i”.