Acabnews Bologna

Forza Nuova ancora in piazza a Imola, “odg e legge Fiano non bastano”

Controvolantinaggio degli antifascisti per “ribadire che non ci siamo mai illusi delle misure inutili approvate dal Pd, e che all’inefficacia rispondiamo con l’organizzazione e l’informazione”.

23 Settembre 2017 - 19:04

“Ronde notturne, riedizioni della marcia su Roma, minacce e violenze squadriste: possono sembrare fatti risalenti al periodo del fascismo, invece accadono oggi in tutta Italia, promossi e fomentati da realtà neofasciste come quella di Forza Nuova. Stamattina Forza Nuova era presente anche in centro a Imola, a dispetto dell’ordine del giorno contro i neofascismi approvato pochi mesi fa in consiglio comunale dalla maggioranza a guida Pd”. Lo racconta Imola Antifascista, scesa in piazza con un “controvolantinaggio” per invitare i passanti a non prendere il materiale di Forza Nuova, che ha potuto organizzare la sua iniziativa “nonostante oltre 1.300 firme raccolte in pochi mesi dal nostro appello per fermare la loro presenza, con la proposta di modifica del regolamento comunale per quanto riguarda la concessione di spazi pubblici a movimenti razzisti e neofascisti. La modifica del regolamento infatti non è stata approvata nella sua forma originaria e ha quindi perso i contenuti che avrebbero potuto renderla efficace. Ancora una volta è mancata da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, dal Pd al M5s, che poi si meravigliano delle attività neofasciste in città, la volontà politica di contrastare realmente la loro presenza sul territorio”.

Continua Imola Antifascista: “Le misure adottate dal Pd si rivelano inutili e insufficienti, come a livello nazionale con la legge Fiano, che gira intorno al problema continuando a legittimare e consentire l’attività di partiti dichiaratamente neofascisti come Forza Nuova e Casapound. Oggi con un controvolantinaggio abbiamo ribadito che non ci siamo mai illusi delle misure inutili approvate dal Pd, e che all’inefficacia rispondiamo con l’organizzazione e l’informazione: l’antifascismo non si delega, si tratta di una responsabilità comune”.