“Fiere di essere puttane”

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, presentazione del libro di Maîtresse Nikita &Thierry Schaffauser da Betty&Books in via Rialto 23/a Bologna. A cura di Sexyshock.

24 Novembre 2009 - 01:31

Mercoledì 25 novembre alle 19.30

da Betty&Books in via Rialto 23/a Bologna

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Sexyshock e Betty&Books presentano:

“FIERE DI ESSERE PUTTANE”

di Maîtresse Nikita &Thierry Schaffauser

2009, edizioni DeriveApprodi

Ne parleremo con:

Pia Covre, autrice della prefazione dell´edizione italiana, attivista sex worker e fondatrice del “Comitato per i diritti civili delle prostitute

Giulia Garofalo, attivista e ricercatrice, autrice presso la University of East London della ricerca “Political Economy of Sex Work in Europe”

Betty, Sexyshock

In questi tempi bui in cui si fa tanto parlare di prostituzione, un libro come Fiere di essere puttane fa un po´ di luce sulle retoriche e le doppie morali tra cui il dibattito europeo (e italiano soprattutto) è impantanato. Come recita il titolo, il libro è un `manifesto´ dell´orgoglio delle puttane scritto da due prostitute francesi – del gruppo “Les putes” per l´appunto – che, con stile ironico e agguerrito, sfata quei pericolosi luoghi comuni che perseguitano chi vende sesso per denaro e che di volta in volta stigmatizzano la prostituzione come la forma per eccellenza di subordinazione femminile, una piaga sociale che non rispetta l´ordine morale della società o come un´emergenza da gestire alla stregua di un problema di ordine pubblico.

Per fare questo, in primo luogo, le autrici ripercorrono le politiche e il dibattito in tema di prostituzione in Francia: le normative e politiche securitarie adottate dai governi e il dibattito pubblico sostenuto da partiti, associazionismo e parte del femminismo impregnato di tanto moralismo ma distante dalla realtà e dall´esperienza di chi vende sesso per denaro. In secondo luogo, formulano due concetti chiave – quello di “puttanofobia” e di “femminismo puttana” – per rivendicare la posizione politica dei e delle lavoratrici del sesso che questo lavoro lo scelgono e ne vanno fiere e per costruire una connessione politica e culturale con tutte le donne che lottano per la propria libertà, che facciano o meno le sex workers:

“Femminismo puttana è riappropriarsi dell´insulto `puttana´ come un vanto, invece di tentare di disfarsene. Perché l´insulto `puttana´ non riguarda noi in maniera esclusiva. Esso tende, in certi discorsi, a designare tutte le donne. Lottare contro la puttanofobia significherà lottare contro il sessismo di fondo, lottare per poter essere, vestirsi, comportarsi da puttane… lottare, come tutte le donne, contro la paura di essere aggredite. Come dice il nostro slogan: `dove, come, quando, quanto prendo, la scelta mi attiene, il mio corpo mi appartiene ´

Per Sexyshock, che da anni è impegnato in riflessioni e campagne sul commercio del sesso, la presentazione di questo libro rappresenta una preziosa occasione di prendere parola nel dibattito italiano attuale sulla prostituzione oltre gli stereotipi e l´ignoranza entro cui esso si gioca nonchè di rafforzare quel filo rosso che collega le donne che lavorano nel commercio del sesso e quelle che non lo fanno.