Acabnews Bologna

Fiera, Sgb: “Sciopereremo all’inaugurazione del Cosmoprof”

“L’expo punta a ridurre, entro il 2019, le ore lavorative a quasi un terzo di quelle attuali e ritiene di poter operare un drastico taglio sulle tariffe orarie”. Dal sindacato, inoltre, solidarietà al Lazzaretto.

07 Marzo 2017 - 14:12

Ieri “le lavoratrici e i lavoratori di Bologna Fiera, riuniti in assemblea, hanno votato all’unanimità di rispedire al mittente il piano industriale approvato dai soci, che, nella parte riguardante la riduzioni del costo del personale, ritorna ad attaccare il modello di lavoro della Fiera Bolognese”. Lo scrive il Sindacato generale di base in una nota.

Spiega Sgb: “Dopo aver provato a liberarsi del personale dipendente attraverso la procedura di licenziamento per 123 lavoratori part-time attivata quest’estate, il documento, inviato alle organizzazioni sindacali e al Consiglio D’Azienda la settimana scorsa, ‘svela’ che la Fiera punta a ridurre, entro il 2019, le ore lavorative a quasi un terzo di quelle attuali e ritiene di poter operare un drastico taglio sulle tariffe orarie”.

Scatta dunque la mobilitazione: “I lavoratori hanno dato mandato ai propri rappresentanti di aprire un nuovo stato di agitazione con un pacchetto illimitato di ore e di indire una prima giornata di sciopero per il 17 marzo, giorno di inaugurazione del Cosmoprof.  Contestualmente chiedono che i soci pubblici convochino, al più presto, un tavolo alla Città metropolitana, per rivendicare un percorso, ottenuto con la lotta, che aveva portato il Comune e la Regione ad impegnarsi affinché si potessero discutere, su un tavolo tecnico, del piano industriale nel suo complesso partendo dall’alto e non dal basso. Invece, dopo mesi di incontri in cui sono stati illustrati dettagliatamente tutti gli interventi strutturali sul quartiere, quando si è arrivati al nocciolo, i soli dati forniti sono stati quelli della riduzione delle ore e del costo del personale”.

Prosegue il testo: “A questo punto ci pare chiaro che la Fiera di Bologna non ha modificato di una virgola i suoi piani: esternalizzazione e precarizzazione del lavoro restano il fulcro di un modello che l’azienda ritiene l’unico competitivo ed è evidente che intende utilizzare tutte le forme di precariato e sfruttamento permesse dal mercato per poter risparmiare. Ultimo esempio la vicenda dei lavoratori di SG Service, pagati a voucher e costretti a turni massacranti; condizione più volte denunciata al management aziendale che ha sempre fatto finta di niente e adesso si stupisce e minaccia provvedimenti verso la società appaltatrice. Dall’inizio di questa dura battaglia SGB ha ribadito la sua indisponibilità a metter in discussione un modello di lavoro dignitoso che garantisca il riconoscimento della professionalità del personale dipendente che tale deve rimanere, e ha più volte sottolineato che non ritiene accettabile alcuna proposta che miri a modificare tale modello, sia per chi in Fiera lavora, sia per chi lo farà in futuro”.

In conclusione, “per questo motivo ritiene provocatorio il piano approvato dai Soci e ritornerà davanti ai cancelli della Fiera il 17 per pretendere che gli impegni vengano rispettati e che il Sindaco Merola, che riafferma, su tutti gli organi di stampa, l’importanza di una guida pubblica, spieghi ai cittadini come questo si concilia con sfruttamento e perdita di posti di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori della Fiera saranno in sciopero anche l’8 di marzo, in occasione dello Sciopero Generale proclamato a sostegno della giornata di lotta internazionale in difesa dei diritti della donna, e parteciperanno alla manuifestazione che farà tappa davanti a Confindustria, una delle maggiori responsabili del peggioramento delle loro condizioni di lavoro, e al corteo che, in serata, animerà le vie di Bologna”.

In un altro comunicato, Sgb esprime solidarietà al Lazzaretto Autogestito per quanto avvenuto sabato notte: “Chiunque conosca l’impegno militante dei compagni del Lazzaretto sui temi sociali, quali l’immigrazione, il diritto alla casa , ad un lavoro e ad una vita dignitosa che, quotidianamente si scontra con le politiche del governo nazionale come di quello locale, sa bene che quella scritta è paradossale e totalmente ridicola. Che questo atto vigliacco, sopraggiunga nella stessa giornata nella quale Giorgio e Mimma, insieme a molti altri, hanno contribuito ad animare i quartieri della città contro l’annunciato sgombero dell’ Xm24, rende ancora più odioso il gesto di chi, muovendosi nell’ombra non può che essere considerato uno squadrista. A Mimma, a Giorgio, che è anche componente del direttivo regionale Sgb, e a tutto il Lazzaretto autogestito, esprimiamo una incondizionata solidarietà e vogliamo affermare che saremo al loro fianco per contrastare la cultura fascista che è alla base del vigliacco gesto che li ha colpiti. Invitiamo tutte e tutti ad esprimere la propria solidarietà al Lazzaretto e a Giorgio e Mimma in tutte le forme possibili”.