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Fiera, riparte la trattativa sugli esodi

La decisione al termine dell’incontro di stamane tra società e sindacati. Per quanto riguarda i sette lavoratori che hanno impugnato i contratti, però, l’intenzione dichiarata dalla società è non farli lavorare fino al termine del contenzioso.

17 Aprile 2019 - 19:18

BolognaFiere continuerà a chiamare in servizio i precari “storici”, mentre una serie di incontri programmati fino a fine maggio porteranno avanti il tavolo tra azienda e organizzazioni sindacali. Questo l’esito dell’incontro che ha avuto luogo questa mattina. Nodo della questione sermpre gli esodi incentivati e la riorganizzazione del personale. Per quanto riguarda i sette lavoratori che hanno impugnato i contratti, però, l’intenzione dichiarata dalla società è non farli lavorare fino al termine del contenzioso.

Rispeto alla trattativa sugli esodi, scrive Sgb in una nota: “Oggi al tavolo si è concordato il calendario di incontri e la data della conclusione che deve essere entro il 30 maggio. Per quanto ci riguarda la sostanza delle questioni aperte deve arrivare a soluzione prima delle conclusione di Autopromotec. Si è definito che nel primo incontro, si parlerà di pianta organica, per poi proseguire con tutti i temi sul piatto, di cui alcuni, a detta anche dell’azienda, sono già stati pressoché concordati. Si è chiesto di entrare nel merito anche dell’assetto del gruppo e della riorganizzazione del personale di struttura, come chiesto dai lavoratori in assemblea; nel merito L’azienda ha annunciato un ulteriore organigramma che dovrebbe essere reso pubblico ai lavoratori il 29 aprile ma che sarà, come richiesto dal CDA (consiglio di azienda, ndr), prima illustrato ai sindacati. I lavoratori a TD (tempo determinato, ndr), secondo la dichiarazione dell’azienda, verranno chiamati per le prossime fiere con il consueto metodo (alla faccia di chi diceva che non sarebbero più stati chiamati a causa delle diffide). Allo stesso tempo l’azienda ha fatto una ambigua dichiarazione relativa a chi, facendo causa non si riconosce nella stagionalità. Un po’ come dire che chi invece non fa ricorso riconosce implicitamente il criterio della stagionalità e quindi la volontà di non applicazione dell’assunzione a norma del decreto dignità. Il tavolo si è concluso con gli incentivi all’esodo, per i quali l’azienda ci ha messo a conoscenza che già 11 sono stati firmati dai diretti interessati”.

In una nota firmata congiuntamente ai sindacati confederali, Usb conferma che “si è riaperto il volo di trattativa sui temi ormai noti inerenti la coniugazione degli esodi incentivati dei lavoratori della Fiera con la definizione della pianta organica, il passaggio da part time a full time, il passaggio da 700 a 1000 ore dei part time, il meccanismo di turnover per la sostituzione dei tempi indeterminati coni tempi determinati. L’incontro è stato utile per puntualizzare anche alcuni argomenti che erano emersi nell’assemblea dedicata al personale Full-time, nonché per precisare che l’azienda non ha intenzione di superare gli accordi e le prassi in uso sulla chiamata del personale a tempo determinato, continuando così a chiamarlo, come in passato, per le fiere future”.