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Ferrara / Antirazzisti in corteo: “Gorino, non basta la vergogna”

Ieri la manifestazione chiamata dal centro sociale Resistenza dopo i fatti della notte del 25 ottobre, hanno aderito anche molte realtà da Bologna e provincia.

30 Ottobre 2016 - 14:37

Ferrara, barricata antirazzista (foto fb Làbas)Gorino è stato solo l’ultimo di una serie di pesanti attacchi razzisti contro i migranti compiuti nella provincia di Ferrara. Vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà a qualsiasi forma di razzismo, ma vogliamo anche denunciare le precise responsabilità politiche che stanno dietro queste azioni. Le responsabilità di un’Europa che punta solo alla repressione e ai respingimenti. Le responsabilità di Matteo Renzi e di un governo che sposa a pieno politiche come il Migration Compact. La responsabilità del Ministero degli interni e della Prefettura di Ferrara che gestiscono l’accoglienza in maniera del tutto emergenziale. Non c’è accoglienza nell’emergenza. La responsabilità della Lega Nord e delle nuove destre che soffiano sul fuoco, alimentando la paura”.

Così invitava nei giorni scorsi a scendere in piazza il Centro sociale Resistenza del capoluogo estense, invito raccolto anche da molte realtà del bolognese che nella giornata di ieri hanno manifestato in un partecipato corteo antirazzista. Xm24 ha rilanciato l’appello da Ferrara sul proprio sito e La Casona di Ponticelli sulla propria pagina Facebook.

Così invece il Tpo al termine della manifestazione: “La gestione politica del Pd – si legge sul social network – le narrazioni razziste e xenofobe della Lega Nord, le fallimentari politiche europee producono respingimenti e confini. Pensiamo sia necessario ripartire da altre storie, quelle che costruiamo quotidianamente sui nostri territori, quelle storie fatte di accoglienza degna, di mutualismo e cooperazione meticcia, che non restringono il campo della partecipazione ma lo allargano, per costruire politiche migratorie differenti, per tessere un nuovo patto sociale fra chi arriva e chi è già qua, fra chi non vuole perdere i suoi diritti e chi vorrebbe acquisirli, fra i vecchi e i nuovi cittadini, fra chi non ne può più di sacrifici e rigore e chi cerca una vita dignitosa. Perché Gorino non si ripeta, perché Gorino non sia normalità”. Nello stesso spezzone gli attivisti di Làbas e Ya Basta, per “manifestare tutta la nostra rabbia e indignazione per i fatti di Gorino, assieme alle realtà del territorio e di altre città. Le nostre barricate sono antirazziste, accoglienti, solidali” così come Adl Cobas Emilia Romagna: “Dopo i fatti di Gorino #nonbastalavergogna: è necessario mostrare che ci sono tantissime esperienze di lotta, di mutualismo, di cooperazione che respingono odio, razzismo e intolleranza e costruiscono un presente di dignità e diritti per tutt*. Dai blocchi contro lo sfruttamento sul lavoro ai percorsi d’accoglienza degna rimaniamo sempre dalla parte giusta della barricata: quella dell’umanità!”.

“Mai più la vergogna dei fatti di Goro e Gorino!”, hanno scritto infine dal corteo ferrarese gli attivisti del Brigata 36 di Imola.