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Ferrara / Ancora una volta “sulle note di Federico”

Nell’anniversario dell’omicidio di Federico Aldrovandi, l’associazione che porta il suo nome rinnova l’appuntamento del concerto “richiesto e sostenuto con calore da molte persone che non dimenticano, e non vogliono dimenticare, quello che è successo”.

24 Settembre 2016 - 17:05

Concerto per Federico Aldrovandi, settembre 2012 - repertorio - © Michele LapiniTra qualche ora saranno passati undici anni da quella maledetta alba ferrarese insanguinata dall’omicidio di Federico Aldrovandi, 18 anni. Tornava a casa dopo una serata al Link di Bologna, gli amici in macchina lo avevano lasciato poco più in là. Incontrò due volante della polizia, la sua vita fini lì, in via dell’Ippodromo.

Quello che accadde negli anni successivi Zeroincondotta lo ha raccontato tante volte: i depistaggi, i processi, la condanna definitiva (a tre anni, per omicidio colposo) di 4 poliziotti che lo Stato italiano non ha mai ritenuto di rimuovere dal servizio, le reazioni inqualificabili di alcuni sindacati di polizia. Ma anche cortei di migliaia di persone, la solidarietà che si è stretta attorno ai familiari di Aldro, i fili intrecciati con i tanti, troppi casi simili: Stefano Cucchi, Giuseppe Uva, Riccardo Rasman, Michele Ferrulli, Dino Budroni, Riccardo Magherini, Davide Bifolco, Andrea Soldi… La decisione di creare un’Associazione contro gli abusi in divisa, Acad, perché le vittime della ferocia di stato e i loro cari non siano mai più soli.

Per tenere vivo il ricordo di Federico e la rabbia contro chi ha lasciato divisa e armi ai poliziotti condannati, come ogni anno questa sera l’associazione Federico Aldrovandi Onlus organizza nella città estense un concerto, alle 21 in piazza Municipale.

Scrive l’associazione: “L’appuntamento è richiesto e sostenuto con calore da molte persone che non dimenticano, e non vogliono dimenticare, quello che è successo, in memoria di Federico e non solo, purtroppo. La certezza è che la memoria sia fondamento di un presente e futuro diversi, che auspichiamo privi della violenza che ha provocato l’assurda morte di un innocente per mano di 4 individui che vorremmo poter oggi chiamare ex poliziotti. La loro permanenza all’interno di una istituzione dello Stato non ci permette di smettere di informare i giovani ricordando l’accaduto, con il linguaggio universale che ha accompagnato in questi anno la memoria Federico: l’arte, in particolare la musica. Il direttore artistico dell’evento di quest’anno è un musicista presente al nostro fianco fin dal primo giorno, Giorgio Canali, che insieme al suo gruppo “I Rossofuoco” si esibirà nel corso della serata insieme a Giovanni Truppi, Francesco Motta, i Majakovich e gli Zen Circus (in un set acustico)”.