E’ slittata di nuovo l’udienza, prevista per la giornata di ieri, sulla conferma della detenzione del ricercatore dell’Alma Mater arrestato in egitto ormai due mesi e mezzo fa: dallo scorso 16 marzo è già la sesta volta che questo accade.
L’udienza per la custodia cautelare di Patrick Zaky era prevista per ieri, “dopo essere stata rinviata per cinque volte dal 16 marzo, ma è stata rinviata, ancora una volta, per la sesta volta!”. E’ l’aggiornamento diffuso dalla pagina della campagna Patrick Libero. “Comprendiamo che l’attuale situazione di emergenza presenta reali difficoltà per le procedure normali, ma quello che non capiamo e non accettiamo è che questo avvenga a scapito della legalità della detenzione delle persone e della loro sicurezza. È inspiegabile che le uniche misure precauzionali gravi adottate siano quelle che violano i diritti degli imputati ad una rappresentanza legale e il loro diritto costituzionale alla protezione dalla detenzione in assenza di un ordine giudiziario del procuratore. Lo Stato attuale lascia gli imputati in custodia cautelare in una situazione illegale, poiché i giorni di custodia cautelare precedentemente ordinati sono già esauriti, ma sono ancora detenuti e gli viene negato il diritto costituzionale alla difesa legale e di fronte alle accuse”.